Di fronte al mistero

Di fronte al mistero le reazioni umane possono essere molto diverse, anche se tutte comprensibili, in base all’indole ed alla cultura di ciascuno.
Di fronte al mistero molti si inchinano, valutando certi fenomeni come inconoscibili e cercando nel misticismo o nella fede risposte rassicuranti.
Di fronte al mistero molti preferiscono lo scetticismo di chi delle attuali conoscenze, scientifiche e non, ha fatto dogmi.
Di fronte al mistero c’è chi preferisce chiudere gli occhi ed arroccarsi nelle proprie presunte sicurezze.
Di fronte al mistero c’è anche chi si pone con curiosità e spirito di ricerca, senza paure e senza pregiudizi, con la consapevolezza che la conoscenza della natura e dell’universo non può che crescere, come è sempre successo, se si indaga con onestà intellettuale.
Non tutto ciò che esiste può essere misurato e pesato, non tutto ciò che esiste può essere conosciuto e studiato con i metodi e gli strumenti attualmente a nostra disposizione. Non si possono misurare i sentimenti, così come non si possono sempre usare gli stessi criteri per indagare in campi di natura fondamentalmente diversa.
L’onestà, la ragione e le attuali conoscenze possono far luce su molti misteri, e molte cose che oggi chiamiamo “misteriose” troveranno spiegazioni logiche anche in tempi brevi.
Per altri misteri magari occorrerà più tempo, e per alcuni forse non avremo mai risposte.
Ciò che non va dimenticato è il fatto indubbio, e persino ovvio, che la nostra esistenza sia resa ricca e degna di essere vissuta grazie anche alle qualità spirituali dell’uomo, e che il nutrimento dell’Anima abbia un’importanza superiore del soddisfacimento delle necessità del corpo fisico.
Si ricordi anche che sappiamo pochissimo delle stesse leggi della Materia, e che non è opportuno né corretto applicarle anche a ciò che Materia non è.
Con umiltà e ragionevolezza è invece utile accettare che, come scriveva Shakespeare, ci sono più cose in cielo e in terra di quante non ne contepli la nostra filosofia, e percorrere quindi Sentieri di conoscenza che siano strumento di crescita consapevole e di nutrimento per lo spirito dell’uomo; affinché quest’ultimo sia sempre alla ricerca, sempre pronto a varcare i confini e i limiti, sempre pronto a cambiare i propri punti di vista, sempre onestamente scettico, ma anche aperto e disponibile verso il nuovo, sempre analitico e ragionevole, ma non indurito dall’eccesso di razionalità né confuso dal coinvolgimento emotivo, sempre attento alle significative coincidenze, al lato oscuro come a quello evidente delle cose e degli eventi.
Percorrere questi Sentieri può anche essere un impegno personale verso il riconoscimento del vero Sé, una via che non tutti scelgono di imboccare quando si trovano di fronte al mistero.
Giovanni Pelosini



1 Commento a "Di fronte al mistero"

  1. Giovanni Pelosini

    leggendo gli aforismi mi è venuto il desiderio di scriverti questo che mi è molto caro:
    “Non si tratta di dire all’uomo quale cammino deve percorrere: perché c’è una via in cui si segue Dio con la preghiera, una con il digiuno e un’altra mangiando. E’ compito di ogno uomo conoscere bene verso quale cammino lo attrae il proprio cuore e poi scegliere quello con tutte le forze.”
    “Rabbi Sussja in punto di morte esclamò: “Non mi si chiederà: perché non sei stato Mosé, mi si chiederà perché non sei stato Sussja?”
    Tutti gli uomini hanno accesso a Dio ma ciascuno ha un accesso diverso”
    DA “IL CAMMINO DELL’UOMO” di Martin Buber
    Maria Mariotti

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