I Tarocchi del segno del Toro

I TAROCCHI DEL TORO

Anche nel caso dei Tarocchi correlati simbolicamente al Toro sarà seguito un criterio solo parzialmente schematico e strutturato, riferendosi all’Imperatore, IV Arcano Maggiore, corrispondente al segno del Toro secondo il diagramma dei Tarocchi Aurei, ma anche al Mondo, per altre affinità astrologiche.
L’Imperatore è un personaggio di ben chiara simbologia nel mondo dei Tarocchi, poiché nettamente esprime caratteri poco equivocabili di maestà, dominio, fermezza e concreta potenza.
Il suo potere sullo spazio che materialmente calpesta è effettivamente un dominio del territorio, principio taurino per eccellenza e fonte assoluta della forza dell’Imperatore.
Si osservi il personaggio del quarto Arcano Maggiore seduto sul trono in posizione stabile, ma vigile, con la testa alta e dritta a portare lo sguardo su tutto il territorio circostante, che così viene del tutto controllato. Sono evidenti la sua staticità e la natura elementale dominante: la Terra.
Del secondo segno dello Zodiaco è nota l’associazione tradizionale con il senso della vista, utile al controllo visivo dello spazio di pertinenza; nel Tarocco questo è manifestato dalla presenza di un’aquila, non casuale simbolo imperiale, che, librandosi in cielo in ampie spirali, si dice abbia una vista eccellente e pertanto capace di dominare tutto il terreno sottostante.

I SIMBOLI DELL’IMPERO

Del trono di norma nel Tarocco non si vedono le gambe, ma è legittimo supporre che siano quattro, numero legato alla figura geometrica del quadrato, della Pietra cubica, e, più in generale, alla Terra, simboleggiandone così la solida struttura e la stabilità, così come al Tarocco che raffigura l’Imperatore.
La concretezza e la ricerca di una materiale sicurezza sono concetti legati al Toro, che non a caso è il primo dei segni di Terra, così come l’Imperatore rappresenta il potere materiale e terreno, in quanto suprema autorità sui popoli e le terre. “Dominium Mundi” si diceva del sovrano alla straordinaria corte di Federico di Svevia, e i suoi vassalli tedeschi avevano il titolo di “Signori della Terra“.
Del famoso Federico, Stupore del Mondo, si raccontano molte leggende, fra le quali una risalente al XIII secolo che fa riferimento ad un oggetto magico che gli fu donato: una non meglio precisata mistica pietra con la virtù di poter resuscitare l’aquila. Da questa leggenda si ha la conferma che il potere imperiale deriva simbolicamente dalla pietra, allegoria dell’Elemento Terra, e che la sua energia può tenere in vita l’aquila, emblema araldico dell’Imperatore e quasi una sua stessa incarnazione.
Conoscere la vera natura della Pietra e la potenza dell’aquila, rende il nativo del Toro evoluto in grado di staccarsi dall’ambizione mondana e dal materialismo.
L’elevazione aerea simboleggiata dal volo dell’aquila è anche una sorta di sublimazione spirituale necessaria per coloro che hanno l’onere e l’onore di governare. L’Imperatore Federico II incarnava bene questi concetti con la sua figura straordinaria di monarca cultore delle arti, delle scienze e delle lettere, protettore di matematici e di astrologi, di mistici e di maghi.
Di questa affascinante figura di Imperatore falconiere, nato nel 1194 e autore del trattato L’arte di cacciare con gli uccelli, si conosce l’amore che aveva per i rapaci e la grande considerazione che aveva per l’aquila, massimo simbolo di sovranità imperiale su tutti i volatili, superbo animale araldico presente sia nel IV sia nel XXI Tarocco.

IL MONDO E IL QUATERNARIO

Di un altro grande Imperatore, Carlo V d’Asburgo, si diceva che possedesse territori in ogni parte del Mondo e quindi il suo regno non vedeva mai tramontare il Sole.
Ecco che l’associazione zodiacale dei due Arcani Maggiori che abbiamo preso in considerazione si fa sempre più coerente; anche nel Mondo troviamo un chiaro riferimento simbolico al numero quattro, e ciò può essere inteso anche come un’allegoria della quadripartizione stagionale dell’anno, vista come conseguenza della rivoluzione del nostro pianeta intorno al Sole, ovvero come un emblema dei quattro punti cardinali, che ci riportano ancora una volta al concetto di spazio e di territorio, nell’ambito dell’orizzonte visivo.
Nella XXI carta del mazzo degli Arcani Maggiori campeggia spesso una figura femminile che può essere un richiamo alla Dea Madre della preistoria matriarcale, una sorta di Madre Natura, Dea della Terra e delle stagioni: Gea, ovvero il femminile pianeta X ipotizzato da Lisa Morpurgo nel suo domicilio taurino.
Ella danza in mezzo agli Elementi manifestando chiaramente il proprio dominio attivo su di essi con una bacchetta nella mano sinistra. Nella mano destra, invece, ella stringe una boccetta, simbolo di ricettività e quindi di femminilità.

IL “4” E LA CROCE

Si faccia ora attenzione alle figure dei due Tarocchi, e particolarmente alla posizione assunta dalle gambe dell’Imperatore e della Dea al centro della mandorla del Mondo.
Osservando la particolare posizione delle gambe dei due personaggi si nota la loro similitudine: entrambi hanno le gambe incrociate a ricordare una croce e il simbolo grafico della cifra “4”.
Questa chiusura energetica delle parti basse del corpo è un Mudra, un gesto esotericamente importante nelle posizioni Yoga, così come nella simbologia iniziatica di tradizione occidentale; una condizione volta a controllare la forza vitale di ogni essere vivente e la sua possibilità di entrare in contatto con l’energia tellurica.
Molte e diverse tradizioni hanno sempre riservato tale gesto esclusivamente ai soli potenti, a coloro che avevano il diritto ed il dovere di tenere sotto controllo le energie della Terra. Per tutti gli altri, incrociare le gambe può essere considerato soltanto un gesto di maleducazione, poiché non è a tutti concesso il divino privilegio del dominio sul Mondo.
Alla sacralità del proprio potere sul Mondo, infatti, l’Imperatore si è sempre appellato, in tutte le epoche, particolarmente nel Medio Evo, dal 1100 in poi, quando ogni sovrano del Sacro Romano Impero era spesso raffigurato a gambe incrociate.

LO SCETTRO D’ORO, IL TEMPO E LO SPAZIO

Altro simbolo di potere sul Mondo terreno è lo scettro imperiale, la cui sfera dorata è un chiaro riferimento alla Terra, così come la croce che la sormonta, poiché, come è stato detto, la Materia si articola in modo quaternario negli Elementi Aria, Acqua, Terra e Fuoco, e possiede tradizionalmente quattro proprietà: Caldo, Freddo, Secco e Umido. I ritmi temporali sono scanditi dall’alternarsi delle quattro stagioni e lo spazio è organizzato secondo i quattro punti cardinali, mentre gli aspetti sottili della Materia sono regolati dai quattro Elementi alchemici Azoto, Zolfo, Mercurio e Sale. Per tutti questi motivi la sacralità del dominio sullo Spazio estesa nel Tempo deve avere simboli quaternari.
Dominare sui quattro lati del mondo significa possedere lo Spazio, ma il vero dominio sulla Materia si ottiene con la conoscenza della natura spirituale delle leggi eterne che la governano.
Con queste riflessioni la concretezza pratica ed il pragmatismo possono essere doti preziose per non perdersi in fumose astrazioni nel contesto più ampio di quello meramente materiale, e nella visione più completa della Realtà.

Giovanni Pelosini

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