Archivio del 13 Agosto 2010

Diventare Dio (di Lorenzo F.L. Pelosini)

Lo so cosa state pensando: “Che titolo blasfemo…!” Tranquillizzatevi, cari lettori. Questo articolo non ha lo scopo di scardinarvi dai vostri Credo religiosi, qualunque essi siano. Parleremo, come da programma, di Cinema e Filosofia. E andiamo a cominciare.

A tutti è nota l’imperfezione intrinseca dell’essere umano. Una razza notoriamente creata da Dio e corrotta dal Diavolo o, più in generale, esseri illuminati, ricoperti di materia grezza, traslitterando il buon maestro Yoda.

Secondo alcune dottrine e alcune branche della filosofia orientale e occidentale, scopo dell’essere umano è quello di risalire a Dio, passando per il Diavolo. Dante, nella Divina Commedia, raggiunge il centro della Terra, attraversa l’Inferno, sbuca dalla parte opposta e sale la montagna del Purgatorio. Da lì ascende al Paradiso e finalmente si trova a tu per tu con Dio, solo per vedere il suo stesso volto come riflesso in uno specchio. Continua a leggere »

I Tarocchi Aurei sul mensile Olis: Recensioni (2)

I Tarocchi Aurei

di C. Rod.

Il gioco dei Tarocchi non è altro che un “gioco di ruolo“. La moderna interpretazione è di Giovanni Pelosini, studioso di simbologie occidentali e orientali e cultore di astrologia. E I Tarocchi Aurei, frutto di quattro anni di ricerche e di “una vita di riflessioni“, rappresentano la formalizzazione di questa teoria, che coniuga la ricerca scientifica con l’esoterismo alla ricerca delle nuove regole del gioco.
Secondo Pelosini i Tarocchi non vanno utilizzati semplicemente come strumento di previsione del futuro, ma e soprattutto essi rappresentano una chiave di lettura della realtà parallela. Non più avveniristica, non solo virtuale. “Essi sono la rappresentazione della storia del mondo e della vita, di questa realtà che a noi appare essere tutta la realtà quando ne è soltanto un’indistinta proiezione….
(….) Il mazzo allegato al libro è tratto dalle tavole originali del pittore Roberto Granchi che, per elaborarlo, ha lavorato sulle teorie dell’autore. Le immagini, inedite, vengono definite “auree” in virtù delle loro “divine” proporzioni. Rettangoli di altezza 1 e di base 1,618, la stessa scala utilizzata da Luca Pacioli, Leonardo da Vinci e Fibonacci nei loro studi. La medesima “divina proporzione” sfruttata dagli antichi egizi, o da non si sa chi, per edificare la grande piramide di Giza.

C. Rod. «OLIS», n.26 Anno IV, 1997

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