Cecina, 1 agosto 2014: AREA 23, Gabriele Montera, Il Calice svelato nell’Ultima Cena di Leonardo

Fondazione Hermann Geiger, Comune di Cecina, Regione Toscana

CecinAutori 2014

Festival della Letteratura, Arti e Spettacolo

*** AREA 23 ***

Giovanni Pelosini presenta Gabriele Montera

Il Calice svelato nell’Ultima Cena di Leonardo

Venerdì 1 agosto 2014, ore 23

Cecina, Piazza Guerrazzi

INGRESSO LIBERO

Info: tel. 0586.635011

Gabriele Montera, medico cosentino, ha il merito di aver riconosciuto nelle macchie del muro del celebre cenacolo le rappresentazioni del Santo Graal e del volto della Sindone: questa scoperta apre nuove prospettive al mistero del Graal e ai dubbi sull’attribuzione a Leonardo da Vinci del sudario di Gesù.

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4 Commenti a "Cecina, 1 agosto 2014: AREA 23, Gabriele Montera, Il Calice svelato nell’Ultima Cena di Leonardo"

  1. Stupormundinews

    Spiacente , ma la presunta scoperta di Montera, era vecchia di un decennio , come dalle smentite stampa, cercando su internet “non dice nulla di nuovo Montera in merito all’Ultima cena.La scoperta era della principessa Yasmin e fu opera, come documentabile, della principessa Yasmin von Hohenstaufen ,plurilaureata e, tra l’altro, archeologa e critico storico dell’arte, autrice non solo della sindone presso gli Hohenstaufen con tutte le reliquie di Cristo e le bende stesse da lei ereditate, quanto Leonardo stesso fosse figlio naturale del principe Aubry de Chateau d’Amblais (Avril de Saint Genis(Sancta Propago Stoffensi Domi)d’Anjou Plantagenet Angoumois duca del castello D’Amblais e cugino della Regina di Francia…dove è sepolto Leonardo.Eventi noti in tutto il mondo e ripresi con ampio spazio su tutti i media e soprattutto nel Castello di Roseto , ove vi fu il famoso Meeting con una trentina di Cardinali, che premiarono la principessina Kathrin Hohenstaufen ,poi medico oncoematologo, che in realtà fu , nonostante giovanissima proprio lei autrice del filone delle scoperte, che ha lasciato alla madre archeologa,storico dell’arte, essendo ancora studentessa di liceo, a solo 15 anni e poi di medicina , poi dedita alla scienza e l ricerca oncoematologica.Il Principe d’Amblais era proprio un antenato della principessa Yasmin e mecenate di Leonardo ed in merito la principessa ha ereditato tutti gli archivi di Chateau d’Amblais dove sono espliciti i linguaggi in codice di Leonardo.Articoli pregressi di oltre 10 anni discutono della tovaglia sindonica dell’ultima cena e che addirittura il volto della Gioconda a retro recava Sindone.Proprio per indicare in codice che Leonardo apparteneva alla Sancta propago , di Federico II ed Isabella d’Inghilterra, quindi un antenato , sia pure illegittimo ,della stessa principessa Yasmin.., leggere su facebook riferimenti articoli di smentita cercando profilo “Montera “scopre” le scoperte di Princess Yasmin .lo stesso dossier inviato alla sindaco di Milano e al dr calbi responsabile cultura del comune di Milano riportano tali notizie, che fecero parte del programma Expo Milano.Persino la pièce teatrale, della principessa Yasmin nel castello di Monsampolo del Tronto “Della rosa fronzuta sarò Pellegrino”, che ha avuto il Patrocinio Della Presidenza della Repubblica edel Governo Prodi e di tutti i Ministri del suo governo, testimonia che la scoperta della sindone sul tavolo dell’Ultima cena era della principessa Yasmin di una decina di anni pregressa, in quanto prima della pièce preannunciata nei convegni e dalla stampa.La temerarietà di tale pretesa lascia pensare a interessi massonici aliundi…con finalità occulte…Le scoperte della principessa Yasmin sono alluvionali ed epocali.Ma una imperatrice regala le sue scoperte,all’umanità, non perde tempo a rivendicare primati con la bassacorte …

  2. Giovanni Pelosini

    Gentile lettore, non c’è motivo di spiacersi: ha fatto bene a esprimere il suo punto di vista, anche se sarebbe stato assai più corretto firmare con nome e cognome una missiva così critica. Infatti, in assenza di una sua firma, anche le sue critiche (che comunque accetto di pubblicare per dovere di cronaca) perdono di consistenza e di credibilità. In ogni caso non spetta a me replicare, ma il dottor Montera, se lo riterrà opportuno, potrà farlo su queste pagine.

  3. Hohenstaufen co UCLE

    Solo oggi leggiamo. Dalla data in basso si evince che il tema era già stato elaborato prima del 2006 in diversi convegni e pubblicazioni, tra cui quello che abbiamo individuato sulla rete. Da considerare che la principessa è cittadina onoraria in diversi comuni del Cosentino ed in Calabria e che il tema era sempre presente in tutte le manifestazioni e che è autrice di scoperte epocali. Distinti saluti. Segreteria Ucle Beuc —————————————————————————————————-A Monsampolo del Tronto svelati in anteprima i veri codici di Leonardo!
    Monsampolo del Tronto | La piece teatrale “Della Rosa Fronzuta sarò Pellegrino” di Princess Yasmin svela che sulla Tovaglia del Cenacolo Leonardo dipinse la Sindone!
    La principessa Yasmin von Hohenstaufen, in relazione alle dichiarazioni dell’Assessore alla cultura di Mi. Prof Sgarbi che sollecita la disponibilità del Cenacolo ai visitatori, in quanto l’opera è da considerarsi della medesima valenza artistica di una sindone, ha replicato che “il Cenacolo non è solo importante come una sindone”, ma che “l’originale fattura, riporta la Sindone vera e propria”, sulla tovaglia imbandita e parzialmente su pareti e porte del dipinto. A svelarlo, la Principessa Archeologa, Storico e Critico d’Arte, Yasmin von Hohenstaufen, pronipote di Federico II che ha già scoperto la Sindone presso Federico II, individuando le Bende in una Cappella di Famiglia. La notizia ha anche un fondamento documentale negli archivi del Castello d’Amboise, dove visse Leonardo. Il castello apparteneva infatti ai Duchi Principi Avril ou Aubry d’Amboise, antenati della Principessa Yasmin.
    La Principessa Yasmin svela il vero Segreto del Codice di Leonardo: Anche la Gioconda porta il codice della sua tecnica pittorica che ricorre a velature cromatiche o giochi di onde (Gioconda). La mano destra che poggia lievemente sul carpo della mano sinistra indica Dinastia della Carpa (Profezia di Stupor Mundi) Kar-significa Fortis o Boaz, nelle carte del Graal, i restauri al Cenacolo potrebbero aver cancellato chiaroscuri vibranti in un palinsesto di lettura da criptare, che è rimasto, tuttavia, nelle foto pregresse ai ritocchi.
    Il cenacolo di Leonardo cela sul bordo della Tovaglia da Tavola, partendo dalla sinistra di chi guarda, le Bende di Cristo, custodite dai discendenti di Federico II ed Isabella d’Anjou: Avril de Saint Genis, Burey d’Anjou Hohenstaufen D’Imavrincourt de Masquinaud, ovvero i Ghibellini nascosti: conferma negli Archivi della Santa Colomba a Saint Genis e ad Angoumois.
    E’ possibile che Leonardo fosse un figlio naturale di tale dinastia, di cui conosceva la vera ascendenza graalica, nei Priorati di Sion, in quanto il padre Ser Pietro fu notaio in Francia di tale Famiglia.
    Princessa Yasmin von Hohenstaufen Avril de Burey d’ Anjou Puoti svela il mistero del Cenacolo di Leonardo da Vinci: sulla Tavola imbandita c’è il Sudarium o Bende di Cristo custodite dalla Dinastia di Giacomo il Giusto, di Pedaia o Fortis o della Carpa, Pietra d’Angolo: e’ la Sancta propago
    detta Gioconda (la Niphi Nerò ovvero della Signora dell’Acqua, dinastia Avril de Burey d’Anjou Hohenstaufen, ramo plantageneta di Stupor Mundi). L’opera è intimamente collegata ai misteri della Gioconda. Leonardo quindi seppe che la Sindone o Bende erano custodite da tale Dinastia.
    Conferme esoteriche in tutta l’opera di Leonardo che senza dubbio vide le preziose reliquie. Leonardo protestava la sua stessa discendenza dalla Dinastia di Avril de Burey Anjou de la Roche de Saint Genis Niphi Nerò ossia Imavrincourt de Masquinaud, i ghibellini Nascosti. E’ possibile, dichiara la Principessa nel saggio Pellegrini della Rosa che Leonardo abbia prestato il suo volto per una copia della Sindone, in quanto dinastia della Carpa, ossia Ichtius, ovvero Kar, Fortis-Boaz, ma perché vide la vera presso gli Hohenstaufen Plantagenets, nell’Ordine della Sacra Colomba a Saint Genis.
    La stessa principessa autrice della scoperta che la sindone, le bende di Cristo erano custodite da Federico II, nella pièce svela inoltre:
    “La sindone e le bende di Cristo furono custodite a Parma, da un’ignaro ladrone di nome Cortopasso, e sottratte a Federico II, insieme al tesoro imperiale a Vittoria, durante la sconfitta di Parma il 12 febbraio 1248”. Emerge dagli archivi inediti della Hohenstaufen house Avril de Burey Anjou Plantagenet Puoti Canmore Comneno, e cronache inedite di Padre Elia, generale dei monaci francescani, il quale dopo il recupero delle preziose reliquie, a Parma, (inviando in missione Frate Guglielmo, che attraverso un lavoro sottile di intelligence durato sei mesi, riuscì a individuare dove le aveva buttate Cortopasso, ritenendoli stracci inutili e senza valore, dopo aver venduto gran parte dei tesori) le custodì fino alla morte di Federico II a Castelfiorentino. Federico, come tutti sanno, quella mattina andò a caccia con il diletto figlio Manfredi. I messaggeri legati del Papa ne approfittarono per incitare i parmensi ad assalire Victoria, la cittadella che Federico II aveva costruito nei dintorni di Parma assediata. Victoria fu devastata e il tesoro imperiale derubato. Federico II fu costretto a rifugiarsi a Borgo San Donnino. I terribili giorni di Parma sono evocati in una pièce della pronipote Princess Yasmin von Hohenstaufen ad Arles, unitamente agli ultimi momenti di vita dell’imperatore, in quanto i piedi ostinatamenti gelati lo ricondussero ai giorni di Parma quando si congelarono i calzari e fu privato di ogni condimento di silfio di cirenaica, della corona, dei tesori e delle danzatrici d’oriente.
    La convolgente notizia emerge dalla pièce teatrale “della rosa fronzuta sarò Pellegrino” di Princess Yasmin von Hohenstaufen ad Arles, in Francia. In Italia la pièce ha debuttato il 20 luglio 06 al Chiostro di San Francesco di Monsampolo del Tronto Regista attore Vincenzo di Bonaventura che ne ha dato una interpretazione sublime. L’opera, dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO è stata definita la “Divina Commedia del terzo millennio”. Il titolo dell’opera evoca la rosa fronzuta, che non è semplice manifesto della scuola poetica siciliana, bensì va letta in codice. “La Rosa fronzuta” sono le bende di Cristo di cui è stato derubato l’imperatore che non riesce a darsi pace e va pellegrino per il mondo a cercarle, poiché tale Rosa fronzuta in quanto è tagliate a fasce, come le bende di Cristo ha su ogni cosa al mondo e su tutte le donne più valore!”
    01/09/2006

  4. greenprinces

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    A Monsampolo del Tronto svelati in anteprima i veri codici di …www.ilquotidiano.it › articoli › 2006/09 › a-monsampo…
    1 set 2006 – … Tronto | La piece teatrale “Della Rosa Fronzuta saro’ Pellegrino”di Princess Yasmin svela che sulla Tovaglia del Cenacolo Leonardo dipinse …
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