Archivio della categoria 'Tarocchi sul Sentiero'

Il Matto dei Tarocchi sul Sentiero (Aurei Sentieri, 22)

Il Matto inizia il Sentiero dei Tarocchi con un minimo fardello sulle spalle, a piedi scalzi, senza curarsi se ha di fronte la strada o l’incommensurabile abisso, il Vuoto assoluto.
È, infatti, la vacuità dell’universo il più grande mistero del mondo, oltre la banalità scontata e quotidiana, oltre l’ordinaria pragmaticità, oltre l’apparente concretezza delle cose.
È il Vuoto che fa girare la Ruota, è la pura follia che la muove.
Il Matto è confuso? Ma certo! È con-fuso talmente con la propria vera essenza che non ha neanche desiderio di osservarsi oggettivamente e di chiedersi se ciò che è, che pensa (?), che fa, abbia un senso.
Non potrebbe viceversa essere stato incarnato in quella commistione originaria di molecole organiche senza utilità e con scarsissime probabilità di sopravvivenza nel brodo primordiale, quell’improbabile primitivo coacervo che, senza alcuna convenienza individuale, accettò di riprodursi e di evolversi, morendo senza lasciare traccia se non la sua eredità: la Vita.
Così la sacra follia è apparentemente distruttiva pur di essere divinamente creativa.
In questa ciclica altalena di eventi spazio-temporali, il Matto non possiede un numero, quindi non possiede niente e non rappresenta niente; ma questo è l’unico modo possibile per essere e rappresentare l’Infinito.

Giovanni Pelosini

Il Mondo dei Tarocchi sul Sentiero (Aurei Sentieri, 21)

Il Sentiero del Mondo è il trionfo di chi ha iniziato il lungo cammino, il coronamento delle sue fatiche, il raggiungimento delle mete prefisse.
Esso riassume tutte le piste di tutti i viaggiatori: tutti le strade si elevano e convergono su questo Sentiero.
Qui l’onore è grande per la riuscita dell’impresa ed è giusto festeggiare il risultato.
Ma l’estasi del momento non dovrà distogliere a lungo l’iniziato degli Arcani dai suoi profondi propositi.
Presto verrà il momento di cominciare una nuova, più affascinante, impresa; qualcosa che prima era impossibile descrivere o soltanto immaginare, qualcosa che solo da qui può iniziare e si può intravedere: la prosecuzione in altri livelli del Sentiero, verso il Matto, origine e meta della Vita, alfa ed omega.
I Sentieri Aurei sono infiniti, cambiano aspetto e si muovono nelle diverse dimensioni che l’uomo può esplorare, ma non terminano in nessun luogo ed in nessun tempo, superando questi stessi concetti e limiti.

Giovanni Pelosini

Il Giudizio dei Tarocchi sul Sentiero (Aurei Sentieri, 20)

Il Sentiero del Giudizio fa finalmente intravedere la fine delle fatiche perché un ciclo di esperienze sta terminando e stiamo giungendo al traguardo di una tappa.
Comprendiamo che non ha nessuna importanza essere arrivati per primi, per secondi o per ultimi, perché la vita non è una gara.
Qui sentiremo finalmente di essere cresciuti, ci attrezzeremo più adeguatamente, e quindi saremo pronti per proseguire il cammino ed affrontare le nuove prove sul Sentiero che abbiamo di fronte.

Giovanni Pelosini

Il Sole dei Tarocchi sul Sentiero (Aurei Sentieri, 19)

Il Sentiero del Sole è la strada di tutti i suoi figli che camminano insieme con innocente fiducia.
Qui non mancherà mai l’energia per andare avanti, né il coraggio per essere sinceri fino in fondo, con se stessi e con gli altri.
Su questa strada è conveniente camminare in compagnia, in coppia o in gruppo, sempre allegramente ed in fraternità.
Il Sentiero del Sole è quello percorso dal flusso di energia vitale, ed a questo è sufficiente affidarsi per la naturale evoluzione dell’essere.
Nell’aria limpida la vista arriva lontano e scorge ogni pietra su cui posare il piede in sicurezza; nello stesso modo sono evidenti le mani tese ed aperte dei compagni di viaggio in amichevole saluto.
Sul Sentiero del Sole si comprende chiaramente quale sia la direzione del cuore, e la si segue senza timore.

Giovanni Pelosini

La Luna dei Tarocchi sul Sentiero (Aurei Sentieri, 18)

A volte cala la nebbia sul Sentiero della Luna, e il terreno più scosceso e scivoloso può apparire solido e sicuro sotto i piedi.
Ci si può perdere così su questa strada, tornando indietro credendo di andare avanti: le indicazioni sono mutevoli e possono essere menzognere, ed i pericoli si nascondono nelle ombre sfuocate.
Anche quando la Luna piena illumina il Sentiero e la nebbia si dirada, si deve camminare con prudenza, assecondando con attenzione l’immaginazione creativa, seguendo l’istinto e la visione in stato di sonno cosciente.
Con il sostegno della coscienza nessun mostro dell’inconscio ci potrà ingannare e la luce lunare ci farà procedere agevolmente sul Sentiero notturno.

Giovanni Pelosini

La Stella dei Tarocchi sul Sentiero (Aurei Sentieri, 17)

La Stella indica il Sentiero più bello e sincero, quello che si snoda attraverso perfetti giardini, nelle fresche notti in cui si aprono i fiori più rari e più profumati.
I piedi calpestano morbidi prati e si rinfrescano nelle fonti e nei ruscelli.
La poesia della natura è un coro di grilli, vere stelle dei campi che placano i pensieri indisciplinati ipnotizzando la mente.
Ci si lasci andare a questo armonico piacere, mantenendo però attiva la coscienza, affinché possa cogliere l’incanto e trasmetterne il fascino.
Sul Sentiero delle Stelle ognuno sa di essere partecipe di una grande avventura che va oltre questa vita, oltre questo pianeta, oltre questo spazio e questo tempo; ogni essere sa di essere fatto della stessa materia stellare, degli stessi atomi.
Questo Sentiero ci appartiene come noi apparteniamo a lui.
Qui si cammina preferibilmente di notte, ma è difficile perdersi, perché miliardi di stelle illuminano la strada ed indicano la giusta direzione.
Guidati dalla Stella si giunge sempre a destinazione, perché si cammina nella vita dell’idea e nell’idea della vita.

Giovanni Pelosini

La Torre dei Tarocchi sul Sentiero (Aurei Sentieri, 16)

Il Sentiero della Torre è quello che mette in mostra chi lo percorre mentre sale sempre più in alto.
Qui non si cammina in tranquillità e modestia, ma si procede con baldanza, imprudenza e giovanile ardore verso il rischio.
Si può scegliere di percorrere questo Sentiero con gioia e piacere, oppure con rabbia e presunzione: nel primo caso si festeggerà una naturale ascesi, nel secondo una caduta che sarà tanto clamorosa e plateale quanto velleitaria era stata la scelta della strada.
Sempre il Sentiero della Torre mette in gioco la personalità, sempre mette alla prova la forza di chi vi cammina.

Giovanni Pelosini

Il Diavolo dei Tarocchi sul Sentiero (Aurei Sentieri, 15)

Sul Sentiero del Diavolo si procede scendendo, trasgredendo le regole e senza seguire nessuna indicazione.
Due sono le possibilità su questo cammino: o si è bloccati e sofferenti, con i piedi impediti in spinosi roveti, avviluppati con ruvide liane, e perduti in caotici canneti; oppure si gioca in queste oscure paludi, sfrenati e creativi, scherzando e muovendosi liberi, bramosi nella ricerca di tesori da scavare nel buio del sottosuolo.
La Natura ha generato questo Sentiero che scende verso il basso come nei cunicoli di una miniera e che può far trovare grandi ricchezze, così come può produrre grande confusione in chi lo segue senza rendersene conto e vi si perde.
È così facile e così difficile trovare l’oro che brilla in questa buia strada.

Giovanni Pelosini

La Temperanza dei Tarocchi sul Sentiero (Aurei Sentieri, 14)

Sul Sentiero della Temperanza si cammina pacatamente e senza fretta, concedendosi le soste che il corpo richiede.
Si procede nel mezzo della strada, mai troppo a destra e mai troppo a sinistra.
Il cammino procede senza scosse, in terreno piano o in leggero declivio, su prati che si stanno moderatamente rigenerando alla fine dell’estate, sotto le prime lievi piogge ed il sole che rende l’aria tiepida durante tutto il giorno.
È un Sentiero che il corpo fisico segue dolcemente, a piccoli passi, mentre interiormente regna la più neutrale stabilità.
Così può capitare che, per totale mancanza di ambizione, ci si fermi, sazi delle piccole gioie del benessere interno e della propria modestia.
Qualche volta il Sentiero della Temperanza si snoda a spirale fra due strade diverse, concedendo, a chi non può o non vuole ancora affrontare l’alternativa, il privilegio di non scegliere e di conservare entrambe le possibilità.
Questo è il Sentiero della terra di mezzo, per eroi modesti e virtuosi.

Giovanni Pelosini

La Morte dei Tarocchi sul Sentiero (Aurei Sentieri, 13)

Non ci spaventi il Sentiero della Morte, perché è anche quello della Nascita.
C’è chi lo chiama il “Sentiero senza nome”, cercando di superare così la paura dell’ignoto accumulata nel corso di innumerevoli generazioni.
Noi possiamo chiamarlo il “Sentiero della Morte e della Rinascita”: una strada di trasmutazione e di rinnovamento che apre sempre un ventaglio di nuovi Sentieri che vanno verso mille diversi orizzonti.
Non ci spaventi questo Sentiero, anche quando sembra che finisca nel buio, che si perda in cupi tunnel senza via di uscita.
Questo è il momento di cambiare strada, con la certezza che il cammino percorso fino ad ora ci è stato utile, ma anche con la sicurezza che il prossimo sarà un Sentiero molto più adatto del primo a ciò che siamo diventati e alle nostre attuali esigenze.
Questo è il Sentiero Aureo di chi ha superato gli attaccamenti e discrimina ciò che è reale ed eterno da ciò che è illusorio e transitorio.

Giovanni Pelosini

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