Psicologia per Tarologi


Psicologia per Lettori di Tarocchi

Quanto è utile un approccio psicologico alla pratica dei Tarocchi?

Ricevo dal collega ricercatore Henadzi Baliauski questo interessante saggio che va oltre il comune paradigma della lettura psicologica e  tratta l’argomento puntando dritto alla consapevolezza di chi interpreta le carte. Baliauski indaga sulle trappole psicologiche sparse sul cammino di ogni tarologo: con esempi pratici integra la sua teoria, invitando ad ampliare la prospettiva generale del lettore. Il tarologo, soprattutto alle prime armi, è quasi sempre privo di una “supervisione” e spesso di una preparazione specifica: qui è invitato ad approfondire le proprie conoscenze psicologiche anche post laurea.

Baliauski non trascura gli aspetti esoterici, e comincia il suo interessante percorso di autore internazionale analizzando l’Elemento Fuoco e il passionale seme di Bastoni. Attendendo i prossimi tre volumi, lo ringrazio per questo suo fondamentale contributo alla cultura tarologica mondiale.

Il libro “Psichology fo Tarot Readers” in inglese (cartaceo e digitale) è reperibile in Amazon.

GP

Il Viaggio del Matto nei Tarocchi: Salsomaggiore, 17 ottobre 2021

AUSPICIA FESTIVAL

TAVOLA ROTONDA

condotta da 

Giovanni Pelosini

Il Viaggio del Matto

nei Tarocchi

Salsomaggiore Terme, Palazzo dei Congressi

Domenica 17 ottobre 2021, ore 12.00

Il Sentiero dei Tarocchi è un percorso interiore e psichico che si svolge in ambito personale, sociale e cosmico. Il Matto dei Tarocchi è il protagonista di questo viaggio affascinante che rappresenta la vita e cerca di interpretarne il senso meno ordinario, ma non per questo meno vero.

RELATORI

Antoine Fratini

Psicoanalista, fondatore dell’approccio psicoanimistico, vice presidente dell’Associazione Psicoanalisti Europei, coordinatore dell’Associazione Natura & Psiche, membro de l’Académie Européenne Interdisciplinaire des Sciences e della New York Academy of Sciences.

Autore di Parola & Psiche (Armando, 1999), La religione del dio Economia (CSA Editrice, 2009), Psiche & Natura (Zephyro, 2012).

 

Lorenzo Pelosini

Autore di romanzi, sceneggiature per il cinema e la televisione, di romanzi grafici interattivi con centinaia di migliaia di lettori in tutto il mondo, vive tra la Toscana e Hollywood. Laureato con lode alla USC – School of Cinematic Arts di Los Angeles, alma mater di George Lucas e dei più grandi cineasti d’America, dove tiene conferenze sul fenomeno Marvel e sul cinema contemporaneo.

Autore di Il volo del falco (Hermatena, 2013) e di River Runner, il filo d’oro (Hermatena, 2014).

Giovanni Pelosini

Biologo, docente e scrittore fra i più noti saggisti internazionali nel campo dei Tarocchi e della simbologia ermetica e astrologica, con circa 300 testi, alcuni pubblicati in sei lingue. Fondatore della Tarologia Umanistica, corrispondente per l’Europa del Museo Internazionale dei Tarocchi, conduce seminari e fa conferenze in Italia e all’estero. Autore dell’opera omnia Tarocchi, gli Specchi dell’infinito (2016) e di numerosi altri volumi e articoli.

Ernesto Fazioli e Morena Poltronieri

Ricercatori che collaborano dal 1994 e che fanno parte di Mutus Liber, un’associazione culturale che ha lo scopo di trasferire nel quotidiano i risultati delle indagini esoteriche relative alla natura del simbolo in tutte le culture.

Fondatori del Museo Internazionale dei Tarocchi e della casa editrice Hermatena – Mutus Liber, autori di più di quaranta saggi sulla cultura, sull’arte e l’architettura ermetica.

 

Paolo Quagliarella

Laureato in Filosofia con una tesi su C. G. Jung e il pensiero astrologico. Docente di Epistemologia II presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia analitica-archetipica Atanor, astrologo orientato all’utilizzo della mitologia greca nello studio e interpretazione del tema natale, unendo la psicologia analitica e quella archetipica. Autore di libri e di pubblicazioni su riviste specializzate, collettanee di psicologia analitica. Tiene seminari e conferenze.

 

Marina di Bibbona, 11-13 ottobre 2019: XI Convegno di Astrologia Umanistica e Psicologica

Eridano School di Lidia Fassio

XI Convegno di Astrologia Umanistica e Psicologica

“L’AFFASCINANTE MONDO DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI”

Conferenza del

prof. Giovanni Pelosini

I COMPORTAMENTI ALLA LUCE DELLA PSICONEUROENDOCRINOLOGIA ALCHEMICA

Sabato 12 ottobre 2019, ore 15.30

Marina di Bibbona, Hotel Marinetta

Info: tel. 334.9296445


PROGRAMMA COMPLETO DEL CONVEGNO

  • Venerdì 11 ottobre 2019

Ore 15.30: Lidia Fassio, Apertura dei lavori e presentazione del Convegno

Ore 16.00: Maila Lucchesi, Dedicato a noi

Ore 16.30: Marina Bua, La relazione incomincia da 1, 2 e 3

Ore 17.00: Pausa caffè

Ore 17.30: Patrizia Romagnoli, Romanzieri a quattro mani, Fruttero e Lucentini

Ore 18.00: Simona Cernicchi, Ospitare la ferita

Ore 18.30: Manuela Ambrosini, Hiero Gamos, le nozze sacre

Ore 20.00: Cena

  • Sabato 12 ottobre 2019

Ore 10.00: Lucia Denarosi, Modello parentale nelle relazioni di coppia, analisi del genogramma

Ore 10.30: Gino Faraco, Astrologia e Tarocchi, una relazione

Ore 11.00: Pausa caffè

Ore 11.30: Patrizia Sangalli, Counseling e Astrologia, una relazione strategica

Ore 12.00: Rosamaria Lentini, C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole… anzi di antico

Ore 12.30: Gianna Pagamici & Cristina Barbaresi, L’incontro madre-figlia, due anime

Ore 13.00: Pranzo

Ore 15.30: Giovanni Pelosini, I comportamenti alla luce della psiconeuroendocrinologia alchemica

Ore 16.00: Manuela Fasoli, Mio figlio si sposa! Come posso aiutarlo a partire col piede giusto

Ore 16.30: Pausa caffè

Ore 17.00: Angela Leonetti, Counseling per astrologi, la relazione formativa

Ore 17.30: Raffaella Augugliaro, Il cielo in una stanza. Riemergere dalle macerie

Ore 18.00: Alessia Campera, Le donne di Jung

Ore 18.30: Tiziana Pinto, Attrazione e seduzione nella dimensione culturale e d’amore

Ore 20.00: Cena 

  • Domenica 13 ottobre 2019

Ore 10.00: Giuliano Brondolin, La relazione, fisiologia e patologia di una necessità imprescindibile

Ore 10.30: Sandra Zagatti, La coppia estrema

Ore 11.00: Pausa caffè

Ore 11.30: Clara Tozzi, La relazione nel flusso del tempo, inizio, crisi, trasformazioni

Ore 12.00: Lidia Fassio, E se l’amore finisce?

Ore 12.30: Chiusura dei lavori. Tavola rotonda con il pubblico

Ore 13.00: Pranzo

Cecina, 28 ottobre 2016: Tarocchi, gli Specchi dell’Infinito

TAROCCHI, gli Specchi dell'InfinitoFondazione Hermann Geiger

Presentazione del libro

TAROCCHI

Gli Specchi dell’Infinito

di

Giovanni Pelosini

Cecina, Palazzetto dei Congressi

Venerdì 28 ottobre 2016, ore 18

Intervengono

Giovanni Salvini, vicesindaco

Morena Poltronieri, direttrice del Museo Internazionale dei Tarocchi

INGRESSO LIBERO

  *   *   *

  • Un bestseller mondiale… un libro per tutti, che vi aiuterà a capire voi stessi e il mondo che vi circonda” (Tatiana Borodina, Tarot Club, Mosca)
  • Un’Opera Omnia che racchiude la sapienza dei Tarocchi a livello mondiale…” (Anna Maria Morsucci, Sirio)
  • Ricco e ben documentato: un lavoro enorme…” (Adriana Rampino Cavadini)
  • Un libro frutto di anni di lavoro e decenni di esperienza, destinato a durare…” (Enzo Barillà)
  • Esaustivo, puntuale, e apre scenari interpretativi multiformi…” (Paolo Quagliarella)
  • Un lavoro enorme, che solo un ‘alieno’ come Pelosini poteva realizzare…” (Sandra Zagatti)

….

⇒  Giovanni Pelosini, Tarocchi, Gli Specchi dell’Infinito, Hermatena, 2016, 486 pagine

La Civiltà Occidentale di fronte alla Paura

Goya, Il sogno della ragioneFisiologicamente la paura è la forte emozione che segue la consapevolezza di essere in grave pericolo.
Questa sensazione, decisamente individuale, ha però una sua estensione in ambito collettivo con caratteristiche specifiche.
Sembra che tale paura abbia avuto un ruolo importante nella storia e nella formazione del pensiero occidentale: una paura complessa e difficile da definire in ambito sociale e collettivo quanto lo è nella sfera antropologica individuale. In un interessante saggio di Jean Delumeau (La paura in Occidente, Torino, 1994) si afferma che la civiltà occidentale negli ultimi secoli si sia fondata in parte anche sulle paure.
L’immaginario collettivo europeo ha sempre teso a relegare la paura delle masse a un fenomeno sociale deprecabile, eppure nessuno appare esserne immune, a parte isolati casi di eroi coraggiosi e sprezzanti del pericolo che le medesime masse prendono (quasi sempre solo a parole) come esempi positivi.

Le origini della paura

La prima origine della paura è senza dubbio biologica, cioè genetica, essendo finalizzata alla sopravvivenza: nei lunghi millenni nei quali la specie umana si è evoluta, di norma, soprattutto gli individui capaci di provare una istintiva paura riuscivano a vivere abbastanza da potersi riprodurre e quindi trasmettere i propri geni. Non meno determinante però fu anche l’origine sociale della paura, intesa come stimolo “culturale” indotto e inducente a comportamenti ritenuti vantaggiosi. In questo senso, se la prima colonna sulla quale si fonda il sentimento della paura così radicato nell’uomo è stata l’istinto, l’educazione e il contesto sociale hanno rappresentato la seconda.
Sentiva di sfuggire così ai pericoli mortali quell’individuo sociale che sapeva istintivamente, oppure aveva imparato, come provare una sana paura di fronte ai rischi noti e anche di fronte all’ignoto, che sempre poteva celare insidie ancora sconosciute.
Risulta ovvio che una sana paura abbia giocato un ruolo determinante nell’evoluzione di ogni specie animale.
Ma risulta altresì evidente che senza un’altrettanto sana curiosità la paura così descritta avrebbe frenato drasticamente ogni scoperta, ogni sorpresa, ogni meraviglia, e quindi in definitiva ogni sviluppo individuale e sociale.
Munch, L'urloCartesio associava la paura alla sorpresa, e in questo ancor oggi gli diamo ragione riconoscendo gli effetti delle scariche adrenaliniche nel nostro corpo sottoposto a spaventi improvvisi.
Eppure, soprattutto negli esseri umani della nostra epoca, che sono assai raramente assaliti dai predatori della savana come lo furono i loro antenati, è innegabile come la paura sia un fenomeno da studiare anche in ambito psicologico. Inquietudini, paure ossessive, angosce emergono dal profondo rivolte spesso all’ignoto che permea l’esistenza.
L’illuminismo volle relegare le ataviche paure fra le superstizioni dannose, e l’uomo progredito dovrebbe riconoscere in sé l’inutilità di certe paure finalizzate un tempo alla sopravvivenza della specie, mentre il passato culturale dell’uomo occidentale evoluto dovrebbe teoricamente renderlo pressoché immune. L’analisi psicologica ci fa spesso riconoscere come la paura sia quasi sempre una pessima consigliera nelle questioni quotidiane, e un freno limitante alle esperienze, alle opportunità, alla crescita.
Ciò nonostante il fenomeno, soprattutto dal punto di vista sociale, rimane complesso e controverso. Riconosciamo quindi con Delumeau la grande rilevanza della paura nella storia occidentale, almeno dal Medio Evo a oggi.
Le società angosciate e rese insicure hanno quasi sempre generato paure collettive: per esempio Charles Heimberg dell’Università di Ginevra rileva che tali paure fittizie e indotte mascherino spesso quelle reali celate nel profondo.

Bruegel, Trionfo della Morte, 1562Le paure collettive del Medio Evo

L’antica paura degli abissi del mare, l’atavico timore del buio, della guerra, della fame, della morte hanno indubbiamente segnato la storia del pensiero occidentale e continuano a marcarne le tappe.
Questa escatologica paura di volta in volta trovò occasione di diventare collettiva e ossessiva, con comportamenti eccessivi tipici della psicologia di massa, soprattutto nel Medio Evo focalizzandosi nella paura di un generico quanto terribile “male”.
La paura del male personalizzato nella figura del diavolo raggiunse il suo apice nel XIV secolo: Satana poteva apparire e agire sotto le diverse forme dei nemici della cristianità, di volta in volta associabili ai pagani idolatri, agli ebrei, ai musulmani, agli eretici, ai turchi, alle streghe (talvolta semplicemente alle donne), agli untori, ai diversi di turno.
Non a caso “Mamma, li Turchi!” è un’esclamazione ancora viva nella memoria collettiva europea.
Vedere gli “altri” come pericolosi nemici è da sempre un modo per decolpevolizzare la società, addossando loro colpe e responsabilità di ogni male: in questo clima nacquero le cacce alle streghe e agli untori, le persecuzioni razziali e religiose, le “pulizie etniche” e altre aberranti azioni collettive. I cosiddetti secoli bui del Medio Evo rievocarono così le ancestrali paure dell’uomo generando e diffondendo tenebrose fobie collettive.
Come effige simbolica del maligno avversario furono scelte le caratteristiche di Pan, divinità pagana delle selve, amante della musica dell’antico flauto, licenziosa come un satiro, emblema della libertà dalle convenzioni sociali. In questo modo si associarono il diavolo e i suoi malefici ai retaggi del passato pagano che ancora sussistevano nelle usanze popolari, nei riti e nelle pratiche legate all’antica Magia Naturalis. Al diavolo e ai malefici furono accomunati ebrei, eretici e presunte streghe, che divennero l’oggetto dell’odio popolare scatenato dalla paura collettiva.
Le terribili epidemie di peste bubbonica del XIV secolo avevano colpito duramente le popolazioni europee: la paura della “morte nera” era collegata all’ignoranza delle modalità del rapido contagio, all’impossibilità di curarne i sintomi, alla profonda credenza della maledizione divina scagliata contro l’umanità peccatrice e corrotta.
Un tempo si tendeva a diffidare della stagione calda e umida segnalata in cielo dalla costellazione del Cane, secondo la tradizione ippocratica, “Canis sydum morbum praenunciat”, oppure fenomeni astrali sfavorevoli e anomale come le eclissi, le comete che si diceva corrompessero l’aria, gli anni bisestili, ma si diffidava anche dei ceti sociali inferiori, accusati apertamente di essere veicoli del contagio con i loro atteggiamenti e pessime abitudini alimentari conseguenti alle frequenti carestie.
La credenza nella pestis manufacta portava spesso all’individuazione degli spargitori, untori più o meno consapevoli, del contagio, dilaniando il tessuto civile già compromesso dal morbo. La collettività mortalmente ferita reagiva spesso con delirio aggressivo, e, nel vano tentativo di esorcizzare il male, cadeva preda della follia.
E nel clima di insicurezza crescente la paura trionfava trasformandosi in panico.

Le paure collettive di oggi

Ancora oggi, malgrado lo sviluppo delle conoscenze scientifiche e il progresso sociale, percepiamo vive minacce alla sicurezza delle nostre comunità: nuove aggressive malattie infettive come Ebola sembrano invincibili e non così lontane, nuovi nemici invisibili come i virus, nuovi barbari con neri vessilli che spargono il terrore, nuovi terroristi organizzati per missioni suicide, nuovi sconosciuti pericoli che si nascondono ancora una volta dietro “l’altro”, il diverso da noi, lo sconosciuto.

Ma la paura è nostra e solo nostra, e solo noi possiamo permetterle di condizionare la nostra vita. Il nostro animo è vulnerabile alla paura come e più di quello dei nostri preistorici antenati.
La paura è l’unico vero virus che può infettarci pericolosamente, contaminare la nostra pace interiore, renderci davvero corrotti.
Apocalypto, M. GibsonNella prima parte del film di Mel Gibson Apocalypto (2006) c’è un interessante dialogo fra il giovane cacciatore Zampa di giaguaro e suo padre Cielo di selce. Il loro gruppo si è appena imbattuto nei superstiti di una tribù in fuga dopo l’aggressione di crudeli nemici.
Chiede il padre: “Che cosa hai visto in quelle persone nella foresta?
Non capisco”.
Paura. La paura che distrugge. Loro ne erano infettati. Hai capito? La paura è una malattia. Striscia nell’anima di chi la prova. Ha già contaminato la tua pace. Non ti ho cresciuto per vivere nella paura. Cancellala dal tuo cuore! Non la portare nel nostro villaggio! Alle prime luci ci riuniremo con gli anziani sulla collina sacra dei nostri padri: chiederemo ai loro spiriti di guidarci”.
Gli antichi gruppi tribali avevano questa grande medicina sociale di cui l’uomo moderno è molto carente: la solidarietà interna, una coesione fatta di esperienze comuni e di affetti, di conoscenze, di saggezza tramandata dagli anziani, di regole e soprattutto di valori condivisi, e di senso del sacro.
Queste sono sempre state le difese immunitarie naturali dell’uomo contro la paura.

La civiltà occidentale oggi è esposta certamente a pericoli reali, ma soprattutto è vulnerabile alla paura che ne ha condizionato lo sviluppo di una fragile struttura interna fin dalle medievali fondamenta.
La paura è ambigua: se fisiologica è una naturale protezione dai rischi, se eccessiva essa diventa patologica e genera blocchi, chiusure, freni allo sviluppo individuale e sociale.
Per non permettere a questa paura patologica, talvolta indotta ad arte nei nostri animi per strumentale manovra socio-politica, di condizionare le nostre scelte e la nostra serenità non ci resta che osservare il nostro passato, conoscere e analizzare obiettivamente il fenomeno e le sue cause, e affidarci alla lucidità dell’intelletto, ben presente nelle parole di un grande uomo della nostra stessa civiltà occidentale, Franklin Delano Roosevelt, pronunciate in momenti difficili della nostra storia:
Lasciate che affermi la mia convinzione: l’unica cosa che dobbiamo temere è la paura stessa!”.
Giovanni Pelosini

Giovanni Pelosini, “Tarocchi, gli Specchi dell’Infinito”

Giovanni Pelosini, Tarocchi Specchi dell'InfinitoIl nuovo libro di Giovanni Pelosini

TAROCCHI

GLI SPECCHI DELL’INFINITO

Storia, Filosofia, Simboli, Alchimia, Cartomanzia pratica

Finalmente in tutte le librerie il nuovo classico della cultura tarologica mondiale: l’enciclopedica Opera Omnia, teorica e pratica, per conoscere “tutto” sui Tarocchi.

Per i neofiti, la visione completa del mondo dei Tarocchi presentata in modo semplice e chiaro. Per i cultori della materia, un punto di riferimento fondamentale. Per tutti, una guida per comprendere se stessi e interpretare il mondo.

Un grande libro (cm 17 x 24), illustrato b/n, 486 pagine, 691 note a piè pagina, ricchissima bibliografia e sitografia, indice analitico.

Editrice Hermatena, maggio 2016 – ISBN 978-88-97371-87-8

 

Acquistabile qui ⇒ G. Pelosini, Tarocchi, Gli Specchi dell’Infinito, 2016

TAROCCHI, gli Specchi dell'InfinitoINDICE degli argomenti:

  • Origine e Storia dei Tarocchi (Prima della storia – Prima delle carte – La leggenda – Ipotesi sull’origine delle carte da gioco e dei Tarocchi – I Naibi “saraceni” – I Trionfi di Petrarca e altre radici culturali – I Trionfi, espressione del Rinascimento italiano – Etimologie e significati – Antichi usi dei Tarocchi – Il periodo d’oro dell’esoterismo francese –  L’Alba Dorata del mondo esoterico anglosassone – L’eredità della scuola di San Pietroburgo – La breve stagione tedesca – Jung e i Tarocchi – I Tarocchi nell’epoca contemporanea – Il mondo dei Tarocchi oggi)
  • Tarosofia (Le radici del pensiero – L’ineffabile Uno di Plotino, archetipo del Tutto – L’Ermetismo – Il pensiero rinascimentale, culla dei Tarocchi – Homo tarologicus e la Ruota delle trasformazioni – Il Principio Conoscitivo – Paradossi di una realtà sfuggente – Il problema del “tempo” – Il “caso” e la sincronicità – Il “destino”, il Karma e la libertà – Previsioni del futuro – Dio gioca a dadi… probabilmente, e l’uomo gioca a carte – Altri paradossi del Matto – Il potere dell’intenzione e la conoscenza immaginativa – Gli opposti estremismi delle ignoranze contemporanee – Credere ai Tarocchi? – I principi filosofici della Tarologia Umanistica)
  • Le chiavi del linguaggio simbolico (Percezioni e interpretazioni della realtà – La lingua dei simboli – Funzioni dei simboli – Azione psicologica dei simboli)
  • Gli Arcani Maggiori (Il Bagatto – La Papessa – L’Imperatrice – L’Imperatore – Il Papa – Gli Amanti – Il Carro – La Giustizia – L’Eremita – La Ruota – La Forza – L’Appeso – La Morte – La Temperanza – Il Diavolo – La Torre – La Stella – La Luna – Il Sole – Il Giudizio – Il Mondo – Il Matto)
  • Gli Arcani Minori (Assi – Carte numerali – Carte di Corte)
  • Il codice astrotarologico e la chiave tarosofica (Tarocchi e astrologia – Alla ricerca del codice astrotarologico – La Chiave della Tarosofia – Corrispondenze astrologiche dei Trionfi – Arcani Minori e Elementi – Arcani Minori e Decani)
  • Corrispondenze: antichi e nuovi intrecci culturali (Tarocchi e mitologia – Tarocchi e fiabe, Pinocchio – Tarocchi e cabala – Tarocchi e lettere degli alfabeti – Tarocchi e numerologia – Operazioni teosofiche e tarologiche – Tarocchi e ABRACADABRA – Tarocchi e I Ching – Tarocchi e alchimia – Tarocchi e magia – Tarocchi e ciclo lunare – Tarocchi e costellazioni – Tarocchi e musica – Tarocchi e Orisha – Tarocchi, anatomia e Yoga – Tarocchi e chimica – Tarocchi e colori – Tarocchi e cibi – Tarocchi, percorsi iniziatici e massoneria – Tarocchi e Gioco dell’Oca – Tarocchi e Cinema)
  • L’arte della cartomanzia (La follia nell’arte delle carte – Vedere non è solo guardare – Arte e metodo – Importanza della ritualità – L’Assioma Centrale della Tarologia Umanistica – Etica e igiene del cartomante – Perché la cartomanzia funziona)
  • Metodi pratici di lettura dei Tarocchi (Principali significati mantici tarologici – Metodo della carta notturna – Le tre varianti del codice cartomantico – Metodo tradizionale delle cinque carte – Metodo tradizionale della Croce Celtica – Il Quadrato Magico: lo Yantra del Sole – Metodo delle sette stelle – Metodo della Spirale Mistica)
  • I mazzi di Tarocchi (I Tarocchi di Marsiglia – I Tarocchi Rider/Waite/Smith – I Tarocchi di Thot, Crowley/Harris – I Tarocchi di Haindl – I Tarocchi della Spirale Mistica, Pelosini/Palumbo – Le Carte Fine dalla Torre – Qual è il miglior mazzo da usare)
  • Appendice del prof. Paolo Aldo Rossi, Università degli Studi di Genova (Etimologie di un termine sconosciuto)

 

 

Enzo Barillà, il punto dell’Astrologia

Barillà, Il punto dell'AstrologiaL’amico, colto studioso di astrologia, Enzo Barillà ha pubblicato un testo di rara competenza che fa riflettere sulla disciplina e sugli aspetti storici e comparativi, ma soprattutto psicologici.

L’astrologia è una materia multiforme che include conoscenze profonde di simbologia, e trova quindi numerosi e interessanti punti di contatto con la psicologia analitica junghiana e in particolare con il processo di individuazione, gli archetipi, i miti, l’inconscio, la creatività, le forme della mente.

L’Autore dimostra una grandissima conoscenza nello spiegare i concetti essenziali dell’astrologia e la sua attuale principale funzione nella società moderna, pur restando legato ai princìpi ermetici che ne furono i presupposti antichi e che ancora si ritrovano nelle parole di Carl Gustav Jung: «La nostra psiche è costituita in armonia con la struttura dell’universo, e ciò che accade nel macrocosmo accade egualmente negli infinitesimi e più soggettivi recessi dell’anima».

Con competenza e generosità, infine, Barillà espone e analizza temi natali di personaggi storici, che diventano esempi di tipologie astrologiche, di processi consci e inconsci della psiche, di fenomenologie umane. Ci mostra la storia attraverso la lente astrologica e l’umanità attraverso quella psicoastrologica: Keplero, Teilhard de Chardin, Casanova, Dostoevskij, Fouché, Lutero… Fra i pittori, come esempio della vicinanza che talvolta esiste fra l’arte e la follia, si parla di Antonio Ligabue, in analogia all’Arcano del Matto, confermando come Astrologia e Tarologia trovino un terreno comune anche simbologico. E altri Tarocchi appaiono raffigurati e trattati, come immagini di archetipi astrologici: Saturno, vecchio saggio, è qui associato all’Eremita.

Enzo Barillà, con questo libro, marca veramente il punto raggiunto dall’astrologia in epoca moderna, dopo il lungo cammino, e in un solo colpo abbatte le mistificazioni, le superficiali derive volgari, gli ignoranti pregiudizi e i luoghi comuni su questa antica ma sempre attuale disciplina: l’astrologia moderna e psicologica è ricerca, passione, tesoro di conoscenze, cultura alta.

Giovanni Pelosini 

⇒ Enzo Barillà, Il punto dell’Astrologia, Alpes, 2014

Tarocchi, gli Specchi dell’Infinito: il grande libro finalmente in produzione!

Bozza-copertinaTarocchi

Gli Specchi dell’Infinito

di

Giovanni Pelosini

Prenota adesso una delle straordinarie offerte editoriali: potrai contribuire personalmente alla realizzazione dell’opera moderna più completa e approfondita sul mondo dei Tarocchi che mai sia stata pubblicata.

Tre anni di ricerche e di lavoro, circa 450 pagine e 700 note, una bibliografia sterminata, un inedito capitolo del prof. Aldo Paolo Rossi dell’Università di Genova, un antico mazzo italiano ritrovato, appositamente restaurato e ripubblicato dopo quasi cinque secoli, il Manifesto della Tarologia Umanistica: qualcosa di più di uno dei tanti libri in commercio sui Tarocchi.

Ancora pochi giorni di promozione; con la possibilità di avere l’esclusivo mazzo in copia numerata e firmata e di pubblicare il tuo nome sul libro illustrato (cm 17 x 24) e autografato dall’autore:

⇒ G.Pelosini, Tarocchi, gli Specchi dell’Infinito, Hermatena, 2016

Le misteriose origini e la storia, i Templari e i Sufi, ma soprattutto la segreta filosofia ermetica, alchemica, gnostica, platonica che da sempre è celata nel mazzo dei Tarocchi.

Le intriganti connessioni fra i Tarocchi e le narrazioni dei miti e delle fiabe, Pinocchio, l’Astrologia, l’azione psicologica dei simboli, la Cabala, il pensiero rinascimentale e quello orientale, le filosofie, l’arte, i percorsi iniziatici, il Gioco dell’Oca, gli antichi alfabeti, la numerologia, la magia, l’alchimia, la musica, la chimica, le costellazioni, l’anatomia, lo Yoga, i colori, i cibi, il cinema…

Come usare le carte dei Tarocchi, le regole della Cartomanzia, e perché i metodi divinatori funzionano: dalla sincronicità di Jung e Pauli alla fisica quantistica di David Bohm… le coincidenze significative, il cosiddetto “destino“, gli eventi casuali (che mai avvengono a caso), il Karma, le connessioni fra la psiche e la materia nella distribuzione delle carte e nei giochi.

I Trionfi, gli Arcani Maggiori e gli Arcani Minori: Fanti e Cavalieri, Re e Regine, il Bagatto, l’Eremita, la Papessa e l’Imperatrice, l’Appeso, la Stella, il Sole, il Mondo… archetipi eterni del mistero della Vita, simboli nati per mettere in connessione l’inconscio personale e l’intero Universo. Il Matto e la Ruota della Fortuna: le chiavi della Tarosofia per comprendere il messaggio iniziatico che ci arriva da un lontano passato.

Il progetto segreto degli umanisti del Rinascimento italiano per ampliare la consapevolezza e liberare le coscienze finalmente svelato e spiegato all’uomo del terzo millennio.

R.B.

⇒ Leggi di più e prenota: “Tarocchi, gli Specchi dell’Infinito”

copertina-crowdfunding

 

Castagneto Carducci, 17-19 ottobre 2014: 7° Convegno Astrologia Umanistica, Urano

Giorgio Vasari, Mutilazione di UranoEridano School

7° Convegno di
Astrologia Umanistica

Urano, l’anticonformista

17, 18 e 19 ottobre 2014

Marina di Castagneto Carducci

Hotel I Ginepri

Conferenza di Giovanni Pelosini: domenica 19, ore 10

Info e prenotazioni: segreteria 338.5217099

Atti del Convegno disponibili durante la manifestazione

PROGRAMMA

  • Venerdì 17 ottobre

Ore 15.00 – Apertura lavori e presentazione convegno
Ore 15.30 – Manuela Fasoli: La tecnologia di Urano al servizio dell’Astrologia
Ore 16.00 – Elena Arfè e Marina Bua: Sliding doors, ovvero lode alle vite non vissute
Ore 16.30 – Emanuela Ambrosini: Urano, viaggio ai confini della Supercoscienza
Ore 17.00 – Pausa caffè
Ore 17.30 – Alessandro Pandolfi: Urano e i Chakra
Ore 18.00 – Sonia Giudici: Urano e la genialità: i fil rouge delle menti geniali
Ore 18.30 – Tavola rotonda con il pubblico

  • Sabato 18 ottobre

Ore 10.00 – Lucia Denarosi: I rapporti Luna Urano nei temi femminili
Ore 10.30 – Filomena Cirella: L’era dell’Acquario: la ribellione di Qore, l’uraniano
Ore 11.00 – Pausa caffè
Ore 11.30 – Francesca Bevilacqua: Urano il pianeta della sopravvivenza, tra evoluzione, mutazione e
selezione naturale
Ore 12.00 – Rosamaria Lentini: Incontrarsi
Ore 12.30 – Angela Leonetti: Urano in tre mosse
Pausa pranzo
Ore 15.00 – Maria Teresa Mazzoni: Mandela: un Prometeo dei nostri tempi
Ore 15.30 – Lelia Lombardi: Urano e la pelle che abito
Ore 16.00 – Marco Valentini: Inventarsi
Ore 16.30 – Pausa caffè
Ore 17.00 – Patrik Costamagna: Urano e l’unificazione dell’umanità
Ore 17.30 – Giuliano Brondolin
Ore 18.00 – Tavola rotonda con il pubblico

  • Domenica 19 ottobre

Triskell logo Ore 10.00 – Giovanni Pelosini: Le tre rivoluzioni che cambiarono il mondo

 

 

Ore 10.30 – Sandra Zagatti: Perché ero forestiero e mi avete ospitato…
Ore 11.00 – Pausa caffè
Ore 11.30 – Lidia Fassio: Urano: nuove intuizioni
Ore 12.00 – Clara Tozzi: Menti uraniane
Ore 12.30 – Tavola rotonda con il pubblico

Roma, 20 dicembre 2013: Il Mistero della Luna tra Astropsicologia & Tarocchi

Spazio Interiore

Il Mistero della Luna tra Astropsicologia e Tarocchi

Conversazione con Lidia Fassio & Giovanni Pelosini

 Venerdì 20 dicembre 2013, ore 20.30

Roma, Via Vincenzo Coronelli, 46

Ingresso: 10,00 euro

Da sempre la Luna ha accompagnato l’uomo, fornendogli un grembo esterno attraverso la Natura e un grembo psichico sul quale proiettare i sentimenti e i timori più profondi. Sebbene la sensibilità contemporanea consideri la Luna “solo un satellite”, la sua potenza e il suo valore archetipici continuano a essere simbolicamente importanti in quanto espressione del legame con il femminile e con l’inconscio. Lidia Fassio e Giovanni Pelosini ci accompagneranno in questo viaggio lunare attraverso l’Astropsicologia e la Tarologia.

La Luna: antica signora dei Tarocchi

La Luna è una delle immagini più antiche che l’umanità ricordi. I suoi significati simbolici sono molti e diversi; i suoi archetipi si sono manifestati da sempre nell’inconscio; le sue rappresentazioni iconografiche  ci hanno accompagnato dalla preistoria fino ai più moderni Tarocchi.

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