La Grande Piramide: Emblema di Saturno

Le Sette Meraviglie del Mondo: Le Piramidi di Giza

Sulla Grande Piramide della piana di Giza, presso Il Cairo, sono stati scritti numerosissimi saggi di varia qualità e diverso tenore. La tradizione attribuisce l’opera monumentale al Faraone Cheope, della IV Dinastia, ma esistono molti fondati dubbi sulla reale datazione, che alcuni ipotizzano sarebbe da anticipare addirittura di alcune migliaia di anni. Di tutte le sette Meraviglie del mondo antico, questa è l’unica che ancora possiamo ammirare nella nostra epoca, e questo è il motivo fondamentale che mi ha portato alla sua associazione al lento e durevole pianeta Saturno, l’ultimo della serie dei pianeti astrologici conosciuti prima dell’era moderna. Continua a leggere »

Il Segreto dei 5 Tibetani

Ho di recente avuto l’occasione di consultare l’interessante volume Il Segreto dei 5 Riti Tibetani (The Watch Publisher, 2009) di Antonio Alessi, e desidero farlo conoscere ai miei lettori.

Attingendo direttamente al racconto originale del 1939 del colonnello Bradford, esploratore in Oriente alla ricerca della Fontana della Giovinezza, Alessi approfondisce e sviluppa l’argomento in modo sistematico e rigorosissimo, svelando la natura esoterica della pratica descritta come nessun altro libro pubblicato su questo tema aveva fatto finora.

Il testo espone le corrette modalità di esecuzione dei cinque semplici esercizi da eseguire quotidianamente per il mantenimento della salute e dell’equilibrio psico-fisico e per rallentare il processo di invecchiamento, spiega la natura dei sette vortici energetici dello Yoga chiamati Chakra,  mostra numerosi grafici e illustrazioni in alta definizione, ma soprattutto affronta anche dettagliatamente interessanti tematiche parallele, quali l’astrologia, la simbologia, una inedita interpretazione geometrica del profilo di sezione della Grande Piramide, il legame fra la Proporzione Aurea e il mistico Shri Yantra della più iniziatica tradizione indiana. Continua a leggere »

I Tarocchi Aurei sul mensile Olis: Recensioni (2)

I Tarocchi Aurei

di C. Rod.

Il gioco dei Tarocchi non è altro che un “gioco di ruolo“. La moderna interpretazione è di Giovanni Pelosini, studioso di simbologie occidentali e orientali e cultore di astrologia. E I Tarocchi Aurei, frutto di quattro anni di ricerche e di “una vita di riflessioni“, rappresentano la formalizzazione di questa teoria, che coniuga la ricerca scientifica con l’esoterismo alla ricerca delle nuove regole del gioco.
Secondo Pelosini i Tarocchi non vanno utilizzati semplicemente come strumento di previsione del futuro, ma e soprattutto essi rappresentano una chiave di lettura della realtà parallela. Non più avveniristica, non solo virtuale. “Essi sono la rappresentazione della storia del mondo e della vita, di questa realtà che a noi appare essere tutta la realtà quando ne è soltanto un’indistinta proiezione….
(….) Il mazzo allegato al libro è tratto dalle tavole originali del pittore Roberto Granchi che, per elaborarlo, ha lavorato sulle teorie dell’autore. Le immagini, inedite, vengono definite “auree” in virtù delle loro “divine” proporzioni. Rettangoli di altezza 1 e di base 1,618, la stessa scala utilizzata da Luca Pacioli, Leonardo da Vinci e Fibonacci nei loro studi. La medesima “divina proporzione” sfruttata dagli antichi egizi, o da non si sa chi, per edificare la grande piramide di Giza.

C. Rod. «OLIS», n.26 Anno IV, 1997

Numero Aureo e Pressione Arteriosa

Il Numero Aureo, il rapporto “occultamente manifesto” nella Spirale Logaritmica, nelle misure della Grande Piramide di Giza, del Partenone, dell’Arco di Costantino, di Castel del Monte, delle più sublimi opere di Fidia, si ritrova in natura in strutture e fenomeni microcosmici e macrocosmici. FibonacciLuca Pacioli e Leonardo da Vinci ne erano ben consapevoli.

Una recente ricerca austriaca ha messo in corrispondenza il mistico numero Φ (Phi) con la pressione arteriosa umana. Dopo aver analizzato 150.000 casi, sembra che il rapporto ideale e più armonico tra la pressione massima e la minima sia appunto circa 1,618: chi si avvicina a questi valori vivrebbe meglio e più a lungo. In attesa che la comunità scientifica e medica confermi questi studi clinici e ne faccia magari utile uso nella pratica, i mistici di tutto il mondo non si stupiscono e colgono ancora una volta nella Sezione Aurea un segno della magnifica realtà in cui tutto è collegato a tutto in un ordine cosmico e olistico, di cui la bellezza e la perfezione sono soltanto alcuni degli aspetti.

Giovanni Pelosini

Forme dell’antica madre

Fin dall’eccezionale ritrovamento del 1922, si comprese che quel manufatto apparteneva ad una forma d’arte che non aveva età, e che sarebbe stato plausibile considerare moderna, se il contesto del ritrovamento fosse stato diverso. Le forme stilizzate e rotonde della statua richiamano più i concetti e le idee che non un reale corpo femminile; sono più simboli e rappresentazioni di archetipi che non una semplice raffigurazione della realtà: è come se l’artista fosse vissuto nel XX secolo d. C. piuttosto che decine di migliaia di anni prima, in un periodo in cui immaginiamo i nostri avi come dei rozzi e primitivi cavernicoli.
René de Saint-Périer invece si ritrovò fra le mani tremanti per l’eccitazione una statuetta di 147 millimetri scolpita nel dente di un mammut, durante l’esplorazione della preistorica Grotta delle Tende presso Lespugue, nell’Alta Garonna. La probabile datazione della statuetta è quindi quella di 23.000 anni prima di Cristo.
Pur essendo le forme femminili fin troppo marcate e surreali, l’elegante bellezza dell’oggetto lo rese subito famoso come “Venere di Lespugue” e portò notorietà, prima a quella località ai piedi dei Pirenei, e quindi al Musée de l’Homme di Parigi che ancora ospita la statua. Continua a leggere »

La Grande Madre del Messico: Colei che calpesta il serpente

Nei pressi di Città del Messico sorge Nuestra Señora de Guadalupe, il più importante santuario mariano del Nuovo Mondo, meta di milioni di pellegrini provenienti dagli angoli più sperduti di quello che una volta era l’Impero Spagnolo, perché la Vergine di Guadalupe è Patrona delle Americhe e delle Filippine, e da tutti i messicani è considerata con grande devozione “Reina de México y Emperadora de las Américas“.
Il santuario è il più visitato del mondo dopo il Vaticano e contiene un’immagine della Madonna che apparve miracolosamente nel 1531, in un Messico ancora devastato dalla sanguinosa guerra di conquista degli spagnoli di Cortéz, che appena dieci anni prima avevano abbattuto violentemente la civiltà azteca.
È significativo che la Vergine sia apparsa proprio ad un povero indio analfabeta di nome Quauhtlatoatzin (Aquila che parla), battezzato come Juan Diego dai missionari spagnoli, mentre stava attraversando l’altura di Tepeyac, luogo già sacro a Tonantzin, una delle rappresentazioni azteche della Dea Madre. Continua a leggere »

Il Sentiero spiralico dei Tarocchi / The Spiral Path of Tarot

I miei più vecchi ricordi delle immagini delle carte da gioco si fondono nella memoria onirica con i simboli che si manifestano alla psiche profonda come epifanie eterne degli archetipi, degli Dei e degli eroi delle mitologie.
Nei miei giochi di bambino ogni carta era dotata di personalità: il Re di Picche era spesso in conflitto con il Fante di Quadri e talvolta trovava motivi per allearsi con la Regina di Cuori… Epiche dinastie si incontravano e si scontravano in fantastiche storie nei miei primi esperimenti narrativi. La scoperta dell’esistenza di mazzi di carte diversi da quello “Toscano” fu emozionante e aprì nuovi scenari alla fantasia con i nuovi straordinari personaggi delle corti di Denari, Bastoni, Coppe e Spade. I Cavalieri divennero gli araldi che mi presentarono quelli che poi avrei scoperto essere gli Arcani Minori. Continua a leggere »

I simboli mistici dell’euro

Le monete e le banconote di tutto il mondo hanno sempre fatto riferimento ad eccellenti simboli di augurio, manifestando così l’auspicio, neanche troppo occulto, che la ricchezza ed il benessere crescessero fra i popoli che le usavano quotidianamente.
Così i più o meno consapevoli cittadini maneggiano con le monete i simboli esoterici delle antiche tradizioni, che si diffondono in questo modo moderno facendo rivivere gli emblemi di estinte alchimie e di dimenticate civiltà.
Il disegno di Leonardo da Vinci riprodotto sulla moneta italiana da 1 Euro è la celebre Figura Vitruviana conservata alla Galleria dell’Accademia a Venezia: una scelta fortunata di grande significato che onora al contempo lo straordinario autore e la sua patria. Continua a leggere »

I Tarocchi Aurei

I TAROCCHI AUREI

Giovanni Pelosini

Editoriale Il Mosaico, De Agostini, Novara, 1997
ISBN 88-442-0190-9
ISBN 88-442-0191-7
Libro di 128 pagine + mazzo allegato di 22 Arcani Maggiori appositamente dipinti dal pittore Roberto Granchi.
L’opera è acquistabile presso il bookshop del Museo dei Tarocchi
Tel. 051.916563

Alla scoperta del mondo dei Tarocchi, intesi soprattutto come rappresentazione della storia del mondo e della vita, dove tutto scorre, tutto si trasforma, dove ogni cosa nasce e muore, dove niente avviene a caso.
L’esplicita visione filosofica dell’Autore propone un alternativo sentiero di conoscenza del Sé e del mondo basato sul gioco, sui simboli, sugli archetipi, sulla non esistenza del caso e della predestinazione, sulla forza del libero arbitrio e della scelta di “conoscere noi stessi” (secondo il motto delfico) per “diventare quel che siamo”. Continua a leggere »

La Sezione Aurea

La Sezione Aurea è il modo di dividere una linea (o una figura) in due parti diseguali, in modo tale che la più piccola abbia lo stesso rapporto con la più grande di quella più grande con l’intero.
Per esempio, la parte aurea di un segmento sarà media proporzionale fra l’intero segmento e la parte restante.
Analogamente, sarà un “Rettangolo Aureo” quel rettangolo che è sezionabile da una linea in un quadrato ed in un rettangolino più piccolo, che è a sua volta un Rettangolo Aureo.
Misurando le dimensioni di tale figura, scopriamo che esse stanno fra loro come 1:Φ, un rapporto che possiamo definire Aureo e che corrisponde ad un numero decimale piuttosto complesso dal momento che Φ (phi greco), al pari di Π (pi greco), è un numero decimale illimitato non periodico (alla lettera greca Φ si può sostituire il valore numerico approssimato di 1,618). Continua a leggere »

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