La lingua dei Tarocchi

Tutto l’universo è costituito da particelle elementari che si aggregano e si disaggregano in una danza eterna secondo le leggi della Materia, le quali attualmente sono conosciute solo in parte.
A rendere dinamici gli elementi consentendo che la vita si sviluppi nel cosmo è il principio conoscitivo, la Coscienza, che sperimenta le innumerevoli possibilità di usare i sensi per percepire la grandezza e la complessità della realtà fenomenica.
Ora questa Coscienza possiede vari modi per conoscere il mondo ed infine avere consapevolezza della propria esistenza: con i sensi ordinari dei corpi viventi raccoglie informazioni dall’esterno, con la mente le elabora e le struttura in ordini funzionali, con la sua parte più profonda accede ad una dimensione superiore, dove spazio e tempo sono relativi, dove le strutture razionali sono inutili, dove si può comprendere la realtà degli archetipi secondo la lingua universale dei simboli.
Questo è il linguaggio delle immagini dei sogni, non verbale né analitico, non pienamente comprensibile dagli emisferi cerebrali disgiunti.
Tutto ciò che esiste ed accade è un segno di questa lingua universale che tutti possono comprendere e che in tempi lontani fu codificata nei miti e trasmessa come “scienza” e patrimonio culturale nelle più antiche comunità umane.
Un tempo tutti comprendevano ed usavano questa antica lingua universale oggi dimenticata, di cui possediamo però ancora utili chiavi di lettura.

Il Tarocco è una di queste chiavi di intepretazione, un antichissimo documento che si presenta come un libro di sole immagini, un compendio di simboli, un codice di archetipi sopravvissuto nei secoli ed ancora comprensibile alla parte più profonda dell’uomo.
Il Tarocco è un messaggio per l’uomo di tutti i tempi, un “libro muto” da leggere per ricordare e comprendere chi siamo ed in quale incompleta proiezione della realtà stiamo vivendo.
Il Tarocco è un gioco, lo straordinario gioco delle trasformazioni che racconta la vita in cui tutto scorre dinamicamente, in cui ogni cosa materiale nasce e muore in eterni cicli in cui il caso è solo un’illusione della mente.
Il Tarocco è un libro su cui meditare profondamente, un libro con cui dialogare per lo sviluppo della coscienza e della conoscenza di noi stessi, un libro da non usare solo in modo riduttivo e superficiale per conoscere il futuro, perché uno dei suoi primi insegnamenti è che il cosiddetto “destino” è sempre nelle nostre mani e che siamo noi gli artefici del nostro stesso futuro tramite le azioni del passato e del presente.

Giovanni Pelosini



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