Yakamoz
Dalle Cronache delle Terre Occidentali, IV, 21:
“Il riflesso della luna sull’acqua scura del lago illuminava i volti dei silenziosi convenuti [….] La Bianca Dea era sorta maestosa dalle sacre colline azzurre per la benedizione della quarta Luna [….]
Le sacerdotesse del tempio delle tre colonne cantarono: Tafiah, Tafiah, Tafiah!“
Nel dicembre del 2007 la redazione della rivista tedesca «Kulturaustausch» (Scambio di culture) organizzò una gara tra le parole provenienti da tutto il mondo.
La parola più bella, dopo un dibattito fra i lettori e un appassionante ballottaggio, risultò essere “yakamoz“, un termine turco il cui significato in italiano è traducibile con almeno sei parole: “il riflesso della luna sull’acqua“. La stessa parola si riferisce anche ai particolari microrganismi planctonici del Bosforo che, spostandosi in superficie nelle notti di luna piena, riflettono la sua luce scintillando fra le piccole onde create dai remi dei pescatori di Istambul.
Un’altra bellissima parola turca è “alem“, cioè “il momento di rilassarsi in compagnia degli amici“.
L’appuntamento lunare della Libera Università di Treggiaia, ormai giunto alla sua quarta edizione, quest’anno prende spunto proprio dai significati di questa semplice frase straniera: alem yakamoz.
Con due parole soltanto si esprime tutto ciò che l’attesa Festa della Luna di Treggiaia ha significato e significa fin dal 2001: un momento conviviale gioioso, estivo, notturno e luminoso, riscaldato dall’amicizia a dalla condivisione di cibi vegetariani cucinati con amore ed allietato dall’estro di originali artisti sotto la luce lunare, che è riflessa, passiva, recettiva, femminile.
La Festa del Plenilunio è stravagante e incomprensibile come l’astro notturno: talvolta è stata caotica e ricca di sorprese come un carnevale, altre volte ha avuto un programma intenso di spettacoli profondamente articolati, non ha una fissa periodicità né un ufficiale riconoscimento, eppure è divenuta negli anni un evento atteso dalle centinaia di persone invitate.
Qual è la formula della Festa della Luna?
In due parole la risposta è alem yakamoz: gli ospiti sono invitati a rilassarsi in compagnia di amici sotto i benevoli raggi lunari che si riflettono sull’acqua di un laghetto in una lunga notte estiva.
Non è necessario altro per godere del Plenilunio di giugno e salutare così l’inizio dell’estate.
Tafià, Tafià, Tafià!
Giovanni Pelosini
Bibliografia:
Gopal Kalima, Cronache delle Terre Occidentali, IV, 21
Jacob e Wilhelm Grimm, La Luna, 1822
Helena P. Blavatsky, Iside svelata, 1990
Joseph Campbell, Le figure del mito, 1991
Bruno Poggi, Symbola, 2007
John G. Pequilo, Sankt Halvard er Oslo og Tafia bys gamle skytshelgen, 1988
Elémire Zolla, Le meraviglie della natura, 1991
Marija Gimbutas, The Language of the Goddess, 1989
Ervin Laszlo, Olos, 2002
«Kulturaustausch», dicembre 2007
(testo pubblicato dalla Casa dell’Arte in occasione della IV Festa della Luna della Libera Università di Treggiaia, 6 giugno 2009)