Martino Barbieri, un percorso di vita

Fra gli ultimi pensieri che l’artista bolognese Martino Barbieri ha voluto condividere con noi prima di lasciarci ho scelto alcune frasi tratte dalla pubblicazione Entroalpercorso (Hermatena, 2009). Chi lo ha conosciuto non potrà non ricordare il suo straordinario senso dell’umorismo, la sua continua sagace e pronta parola, la sua ironia, la sua socievolezza. La sua personalità andava certamente oltre le sue opere, oltre la sterminata quantità di lavori artistici in carta, vetro, metallo, e altri materiali inusuali che il figlio Michelangelo sta raccogliendo per una mostra che ci auguriamo di vedere presto: ciò che esprimeva con la sua personalità era già arte, così come la sua firma “Barbieri Calori martino“, con l’iniziale del nome volutamente minuscola. La condizione dei suoi ultimi anni lo aveva elevato ad un livello sattvico di vita, in cui la sottile ma profonda comprensione dell’esistenza si manifestava non solo in opere creative, ma soprattutto nell’apprezzamento dei piccoli grandi avvenimenti quotidiani, nella sublimazione del vivere. In molte cose era diventato un Maestro di vita e spesso ho pensato che l’ultimo periodo della sua incarnazione abbia avuto soprattutto il ruolo e il significato di dono per chi gli stava vicino. Nella intensa concentrazione sulla propria preziosa energia, Martino non dimenticava gli altri, con un senso di compassione che spesso superava le reali necessità.

Mai lasciarmi scivolare

dentro al secco dorato della stanchezza e pigrizia.

Cercare sempre di muovere anche un dito

impercettibilmente

perché l’aria della vita

il calore del sole

intenerisca e scaldi

questa mia volontà di vita.

Per portare il suo percorso “oltre la nebbia della paura” Martino si dedicava a una attenta “scelta della direzione del cammino quotidiano“, per la quale si affidava a “mappe” sempre diverse per territori nuovi da esplorare. L’obiettivo dichiarato era andare “a un altro passo dalla luce“.

Straordinari e ironici sono i suoi Tarocchi da colazione e Tarocchi da pranzo, conservati al Museo Internazionale dei Tarocchi: speciali mazzi di carte realizzati su gallette e biscotti resi immortali da trattamenti alchemici che solo la sua sapiente conoscenza dei materiali gli ha consentito di produrre.

Giovanni Pelosini

Foto di Laura Maria Mino, Ravenna



2 Commenti a "Martino Barbieri, un percorso di vita"

  1. Michelangelo Barbieri

    ciao Giovanni.

    Vedo solo ora, un po’ in ritardo, il bell’articolo che hai dedicato a mio Padre.
    Ti ringrazio molto, le tue parole mi hanno particolarmente commosso e lusingato.
    Spero di poterti incontrare presto per raccontarti tutte le ultime esaltanti novita che riguardano una futura mostra di e su martino

  2. Monia Perulli

    Ciao Giovanni, grazie dell’articolo davvero intenso, veritiero e toccante.
    Il ricordo di Martino è in noi inamovibile e vivo, perchè lui è stato più grande delle sue Opere. E questo lo si può dire per pochissimi Artisti i quali, troppo spesso, non assomigliano alla propria arte.
    Monia e Jari

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