Archivio del 15 Marzo 2010

Forme dell’antica madre

Fin dall’eccezionale ritrovamento del 1922, si comprese che quel manufatto apparteneva ad una forma d’arte che non aveva età, e che sarebbe stato plausibile considerare moderna, se il contesto del ritrovamento fosse stato diverso. Le forme stilizzate e rotonde della statua richiamano più i concetti e le idee che non un reale corpo femminile; sono più simboli e rappresentazioni di archetipi che non una semplice raffigurazione della realtà: è come se l’artista fosse vissuto nel XX secolo d. C. piuttosto che decine di migliaia di anni prima, in un periodo in cui immaginiamo i nostri avi come dei rozzi e primitivi cavernicoli.
René de Saint-Périer invece si ritrovò fra le mani tremanti per l’eccitazione una statuetta di 147 millimetri scolpita nel dente di un mammut, durante l’esplorazione della preistorica Grotta delle Tende presso Lespugue, nell’Alta Garonna. La probabile datazione della statuetta è quindi quella di 23.000 anni prima di Cristo.
Pur essendo le forme femminili fin troppo marcate e surreali, l’elegante bellezza dell’oggetto lo rese subito famoso come “Venere di Lespugue” e portò notorietà, prima a quella località ai piedi dei Pirenei, e quindi al Musée de l’Homme di Parigi che ancora ospita la statua. Continua a leggere »

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