Antichi simboli di Pasqua
L’Uovo di Pasqua di cioccolata ed il dolce chiamato “colomba“, così come l’agnello, fanno parte di una popolare e consolidata tradizione gastronomica pasquale che trova le sue origini in antichissimi simboli legati al rinnovarsi ciclico della vita. Da sempre l’uovo è l’emblema della nascita della vita: è, infatti, spontaneo pensare che il primo essere vivente sia nato da un uovo. Quindi anche la prima colomba apparsa sulla terra deve essere nata da un uovo. Ma se è così, una domanda sorge altrettanto spontanea: chi ha deposto questo primo uovo? E se invece prima del primo uovo esisteva già la colomba che lo depose, come era nato questo uccello?
Svelare il mistero dell’origine e del significato della vita con gli strumenti ed il linguaggio della logica sembra vano: da un paio secoli ci sta provando con qualche successo la biologia; da alcuni millenni, con il linguaggio del simbolismo, le risposte provengono dalla mitologia.
Il mito pelasgico della creazione
L’origine dei miti primaverili dell’Uovo Cosmico, e della colomba che lo depose, si perdono nell’antichità. Prima ancora che i greci codificassero la loro mitologia classica e la più nota cosmogonia degli Dei dell’Olimpo, gli ancestrali racconti neolitici della creazione erano tramandati oralmente nelle società tribali dell’Europa.
Ce ne dà un resoconto Robert Graves (I miti greci):
“All’inizio Eurinome, Dea di Tutte le Cose, emerse nuda dal Caos e non trovò nulla di solido per posarvi i piedi: divise allora il mare dal cielo e intrecciò sola una danza sulle onde. Sempre danzando si diresse verso sud e il vento che turbinava alle sue spalle le parve qualcosa di nuovo e di distinto; pensò dunque di iniziare con lui l’opera della creazione. Si voltò all’improvviso, afferrò codesto Vento del Nord e lo soffregò tra le mani: ed ecco apparire il gran serpente Ofione. Eurinome danzava per scaldarsi, danzava con ritmo sempre più selvaggio finché Ofione, acceso di desiderio, avvolse con le sue spire le membra della dea e a lei si accoppiò. (…) Eurinome rimase incinta.
Subito essa, volando sul mare, prese la forma di una colomba e, a tempo debito, depose l’Uovo Universale. Per ordine della dea, Ofione si arrotolò sette volte attorno all’uovo, finché questo si schiuse e ne uscirono tutte le cose esistenti, figlie di Eurinome: il sole, la luna, i pianeti, le stelle, la terra con i suoi monti, con i suoi fiumi, con i suoi alberi e con le erbe e le creature viventi …”
L’Uovo Cosmico
Il mistero della Vita che si rinnova e si perpetua è racchiuso nel mitico Uovo primordiale: l’origine di tutte le forme esistenti nel Cosmo. Nell’Uovo c’è il Tutto, la totalità cosmica non differenziata ed ancora indistinta come nell’informe Caos: ci sono il principio maschile e quello femminile, il bianco ed il nero, la luce e le tenebre, il positivo ed il negativo, il Cielo e la Terra, ed ogni altra dualità che contraddistinguerà l’Ordine delle cose terrene. In quanto tramite dal Caos al Cosmo, l’Uovo è il simbolo della creazione, e rappresenta pertanto l’emblema della sacralità della Vita.
Se si pensa al Calendario Sacro ed alla nuova vita del mondo che inizia a Primavera, si comprende il significato dell’uovo pasquale, che è Alfa ed Omega, origine e fine dell’anno ciclico e della vita eternamente rinnovata.
La Colomba
Questo animale era un antico simbolo degli ebrei, che già usavano consumare ritualmente per Pasqua un dolce a forma di colomba, ma divenne soprattutto un emblema cristiano identificato con lo Spirito Santo ovvero con lo stesso Gesù.
Nell’iconografia sacra la colomba è raffigurata librarsi in alto come un messaggero divino e scendere sui fedeli come una benedizione: la simbologia della Pasqua la associa al sacrificio di Cristo che salva l’umanità.
La bianca colomba è raffigurata spesso anche con un ramoscello d’olivo nel becco, come emblema di pace e di protezione divina.
L’Agnello pasquale e l’Ariete
Non è un caso che la ricorrenza della Pasqua avvenga nel mese astrologico dell’Ariete, il cui animale simbolo è appunto un agnello adulto. Il primo segno zodiacale ha l’impegnativo compito di aprire il nuovo anno, con il difficile passaggio dall’inverno alla primavera: il ciclo cosmico parla della necessità del sacrificio e del rinnovamento, della morte e della resurrezione, perché ogni inizio dell’anno sacro è un’allegoria dell’inizio del Cosmo e della Vita.
Gli antichi miti greci sono in sintonia con le simbologie ebraico-cristiane: l’Ariete d’oro volante, inviato da Zeus a salvare Elle e Frisso dalla morte, corrisponde all’agnello cristiano che redime e salva l’uomo dal peccato; così come il Vello d’Oro dello stesso Ariete sacrificato nella Colchide ha lo stesso significato simbolico, positivo e salvifico, del sacrificio di Cristo sulla croce.
Giovanni Pelosini
Luglio 14, 2011 alle 17:18
Potrei sapere il nome del pittore del quadro di Eurinome e Ofione? Grazie mille!
Giugno 7, 2014 alle 09:26
Gentile Alessio, si tratta di “Lilith” di John Collier (1892).