Grazie, Poesia di Ferruccio Ledvinka
Ferruccio Ledvinka
PREGHIERA (1995)
Grazie, mio Signore
per questo corpo e la sua misura,
con gli organi e le lacrime,
per nascere, ridere e morire.
Grazie per avermi fatto bambino
con la promessa e il dono
di affrontare, sentire e capire.
Grazie per questo dono d’amore,
per il karma, grazie Signore,
e per la vita che trovo
nell’aria, nell’acqua e nel cibo
e negli occhi di chi mi è vicino.
Grazie per la forza e la calma
dell’angelo che mi accompagna
e mi aiuta a preparare, tingere e donare
una veste d’amore.
Grazie per farmi capire,
togliere i confini
e lasciarmi tornare.
Grazie del dono che ti posso ridare.
* * *
Ferruccio Ledvinka (Ancona, 3 maggio 1942 – Livorno, 25 luglio 2000)
E sono molti quelli che dicono “grazie” a Ferruccio, generoso pioniere della macrobiotica in Europa, collaboratore di Michio Kushi, traduttore di George Ohsawa, di Naboru Muramoto (Il medico di se stesso, Feltrinelli), di Fulcanelli (Il mistero delle cattedrali, Le dimore filosofali, Edizioni Mediterranee), fondatore del Centro Est-Ovest e divulgatore delle discipline orientali.