La Rocca della Verruca, Simbolo della Resistenza di Pisa
La Verruca
di
Narciso Feliciano Pelosini, 1890
Rocca, d’Alfea un dì schermo e difesa,
Che premi a l’aspra rupe il dorso altero,
E de l’oste e de gli anni a l’urto illesa
Serbi la fronte antica e il volto intero,
Il tuo signore a venerare intesa
China l’erma cervice; e del guerriero
Fervor che ascondi alteramente accesa,
Oggi del suo voler t’offri a l’impero.
Mostragli il fianco immoto e fermo il piede;
Lacero il sen ma invitto, e qual ti resta
Nel petto inerme ancor salda la fede.
Digli che sei qual fosti, e vegli ognora
Per lui su l’alta cima; e la foresta
Nutre fra liete olive i lauri ancora.
* * *
Sulla Verruca, o Verrucola, si leva il più popolare monumento delle valli pisane. Il monte, alto 534 metri e 66 centimetri sul livello del mare, ha la forma di un cono troncato, composto di una scogliera di massi come accatastati l’uno sull’altro e d’ogni parte scoscesi. (…) Sopra la Verrucola è situata la fortezza, la quale domina tutta quanta la pianura e le colline ancora, e perciò dalla repubblica pisana era guardata con somma gelosia…
(tratto da Ricordi Tradizioni e Leggende dei Monti Pisani di Narciso Feliciano Pelosini, Pisa, 1890)