Aforisma sulla Consapevolezza di Padre Anthony Elenjimittam
“L’uomo è la sua mente. Egli è quello che pensa nel suo cuore. L’uomo diviene quello che pensa. Tutta la differenza tra il santo e il peccatore, tra gli Dei e gli uomini, tra gli angeli e i serafini, tra l’ameba e il mammifero, tra il sasso, la pianta e l’animale è il grado della consapevolezza mentale.
La felicità e la tristezza, la beatitudine e l’inferno non sono che differenti stati della mente. Lo studio accurato della vostra mente, dei suoi moti e dei pensieri, dei suoi desideri e delle sue aspirazioni è la premessa indispensabile per spiccare quel volo il quale, in un progresso graduale, porterà dalla tristezza alla felicità, dalla miseria alla ricchezza, dalla debolezza alla potenza e dalla morte all’immortalità.“
Anthony Elenjimittam, Gnosi vedantica per la beatitudine, 1981
Il Mahatma Gandhi gli affidò la difficile missione di lavorare per l’unificazione delle religioni che in seguito gli fu confermata da Papa Giovanni XXIII. Missione perseguita nell’idealismo evangelico, nella povertà di Gesù, di Buddha e degli altri profeti da lui amati secondo la pratica di vita del “Bhakti Yoga” o amore e servizio a Dio attraverso le sue creature che trova un grande esempio nella cristianità in San Francesco d’Assisi. Ha pubblicato oltre 50 libri in inglese e in italiano e qualche migliaio di articoli in giornali e riviste in India e nel mondo.
Ottobre 21, 2014 alle 19:48
Bello e interessante