Ricordo di Ferro Ledvinka (di Lorenzo Cassigoli)
In ricordo di Ferro Ledvinka
di Lorenzo Cassigoli
Firenze, 19.09.2010
Grande partecipazione di pubblico lo scorso sabato 18 settembre 2010 presso il Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio a Firenze in occasione del Convegno a ricordo di Ferro Ledvinka, a 10 anni dalla sua scomparsa.
Nella foto, da sinistra: Tommaso Grassi, Valdo Spini, Gioacchino Allasia, Rossella Bartolozzi, Giovanni Pelosini
L’evento, organizzato e coordinato da Gioacchino Allasia, esperto in Craniosacrale e Shiatsu, ha visto la partecipazione di esperti in terapie naturali, quali Luigi Gallo e Roberto Marocchesi, del docente e scrittore Giovanni Pelosini, di Rossella Bartolozzi della Probios e di rappresentanti del mondo politico toscano, ovvero l’ex ministro Valdo Spini, il consigliere regionale Mauro Romanelli ed il consigliere comunale Tommaso Grassi.
È stata ricordata la figura di Ferruccio Ledvinka (Ancona, 3 maggio 1942 – Livorno, 25 luglio 2000), pioniere della macrobiotica in Europa, collaboratore di Michio Kushi, traduttore di George Ohsawa, di Naboru Muramoto (“Il medico di se stesso”, Feltrinelli), di Fulcanelli (“Il mistero delle cattedrali”, “Le dimore filosofali”, Edizioni Mediterranee), fondatore del ‘Centro Est-Ovest’ e divulgatore delle discipline orientali.
Gioacchino Allasia ci sottolinea che “Ferro Ledvinka è stato un grande pioniere della macrobiotica italiana e non solo, traduttore e autore di libri su argomenti molto importanti, dall’alchimia alla salute alla spiritualità. Docente e consulente apprezzato in tutta Europa, a lui si deve l’apertura e la diffusione del cibo biologico naturale a Firenze e in Toscana. Direttore per diversi anni del ‘Centro Est-Ovest di Firenze’, ha aperto porte importanti per tutto un settore che oggi è definito ‘Bio-Naturale’. A lui si deve anche la creazione di una delle prime scuole di formazione Shiatsu in Italia. Ho lavorato personalmente con Ferruccio per diversi anni ed ho imparato molto; gli devo tanto e questo convegno è stato un piccolo ma sincero gesto di riconoscenza verso di lui come uomo e per la sua opera”.
Lorenzo Cassigoli, «Salute in Toscana», 19.09.2010