L’Eremita dei Tarocchi sul Sentiero (Aurei Sentieri, 9)
Il Sentiero dell’Eremita è un cammino lento e difficile su aride e rocciose montagne.
Qui si deve procedere con grande attenzione e prudenza, appoggiando un piede alla volta, solo quando l’altro è stabile e fermo, talvolta aiutandosi con il bastone, per non scivolare sull’infido ghiaccio.
Il camminare sulle montagne richiede anche attenzione ai passi e al respiro, entrambi metodici e ritmati, misurati e scelti grazie all’esperienza personale.
La meditazione è l’unica possibilità di progresso nei lunghi tratti in cui il Sentiero è solitario e silenzioso.
L’Eremita spesso torna indietro sul Sentiero e ripercorre i suoi passi cercando le poco visibili impronte sul suolo roccioso; il suo pensiero analizza il tempo trascorso, la sua coscienza osserva gli errori fatti inevitabilmente nel percorso, ciò che ha appreso e ciò che ha perduto.
Soltanto così comprende realmente quando il suo atteggiamento prudente lo ha salvato e quando gli ha fatto perdere un’occasione di vita e quindi di esperienza.
Quando può, si concede un’altra possibilità, alla ricerca del tempo perduto, con la lanterna che illumina appena il Sentiero della profonda coscienza.
La ricerca interiore è lo scopo della lenta camminata sul Sentiero, dove tornare indietro è spesso necessario, dove la già lunga strada si allunga ancora e appare interminabile, dove lo sguardo è rivolto sempre al passato, dove non è importante arrivare, ma procedere costantemente, dove talvolta anche andare indietro in solitudine può voler dire avvicinarsi a se stessi.
Giovanni Pelosini