Quadrimensionalmente (di Lorenzo F.L. Pelosini)
“Il mistero più grande che ci offre l’Universo non è la vita, ma la dimensione”, disse L’Uomo in Nero al Pistolero.
Immaginate, se potete, di viaggiare attraverso miliardi di stelle che vorticano avvolte in un moto spiralico a formare una galassia. Ecco poi che vi si para davanti un’altra galassia e un’altra ancora, come tanti mulinelli di sabbia argentata che si estendono a perdita d’occhio nel buio. Se vi allontanate abbastanza, scoprirete che anch’essi ruotano placidamente come una miriade di pulviscoli luminosi attorno ad un nucleo, un fitto agglomerato di cristalli. E se vi distanziate ancora noterete che quell’ammasso non è che un puntino appena visibile in un’infinita pioggia di scintille. Ed ora arrivate alla parte più difficile: provate a realizzare che in quell’infinità non c’è un oggetto, un corpo o un evento che sia uguale ad un altro, ogni singola manifestazione è unica e irripetibile. Non è già troppo questo quadro? Non cozza fin da ora colla nostra percezione del quotidiano, con l’idea sterile e ristretta che ci siamo fatti del mondo?
Eppure possiamo andare ancora più oltre. Possiamo pensare quadrimensionalmente, come diceva Doc in Ritorno al Futuro. Continua a leggere »