Archivio del Luglio 2011

La Forza del Leone: Simboli e Miti

Il possente leone ha accompagnato l’evoluzione dell’uomo fin dai suoi albori. Ai nostri antenati africani il leone appariva come il più forte e temibile predatore delle savane, il più regale, il più maestoso degli animali. Da quando gli ominidi assunsero la postazione eretta e si mossero nelle aride pianure africane in mezzo alle alte erbe, il grande predatore fu un loro naturale antagonista. Più tardi, dal punto di vista antropologico, i primi osservatori del cielo associarono il leone, re degli animali terrestri, al Sole, signore degli astri e dei pianeti, così come fecero con l’aquila, signora del cielo e dello spirito solare. Quando le migrazioni umane portarono la nostra specie in Asia e in Europa, il leone regnava incontrastato su tutto il Vecchio Continente, come concordano i miti e la storia naturale. Fu quindi naturale in tutte le culture e le mitologie continuare a considerarlo archetipo della sovranità, della forza, della luce solare, e conseguentemente della giustizia, che doveva rispondere alle supreme leggi della natura. Non è un caso che re Salomone, incarnazione della giustizia divina sulla terra, avesse raffigurati due leoni nel suo trono; e forse anche così si può spiegare la discussa posizione numerale nei Tarocchi della Forza (XI) e della Giustizia (VIII), che la confraternita della Golden Dawn volle invertire a cavallo dei secoli XIX e XX. Continua a leggere »

Niki de Saint Phalle: l’Artista dei Tarocchi nel Giardino

Biografia e Analisi Astrologica dell’artista del Giardino dei Tarocchi

Niki de Saint Phalle è la straordinaria artista che ha ideato il Giardino dei Tarocchi, un luogo unico al mondo in cui gli Arcani Maggiori sono rappresentati da gigantesche sculture in un grande parco.

1930: Catherine Marie-Agnes Fal de Saint Phalle, in arte Niki, nasce a Neuilly-sur-Seine da madre americana e padre francese. Trascorre la gioventù a New York interessandosi di arte, teatro, letteratura e moda.

1948: Sposa lo scrittore americano Harry Mathews e comincia a sperimentare differenti stili di pittura. Continua a leggere »

Cecina, 31 luglio 2011: Gli Dei Alieni dell’Antico Testamento

II Festival della Letteratura della Costa Etrusca

Incontro con Mauro Biglino

Introduzione di Giovanni Pelosini

Gli Dei che giunsero dallo Spazio?

Domenica 31 luglio 2011, ore 23

Cecina, Parco Villa Guerrazzi, Loc. La Cinquantina

Ingresso Gratuito

Info: tel. 340.7612178 – 347.9113324

Mauro Biglino è un appassionato ricercatore, stimato e validissimo traduttore dell’ebraico antico. Le sue traduzioni assolutamente letterali dell’Antico Testamento sono sempre rigorose, accompagnate dalla trascrizione del testo originale non vocalizzato e quindi traslitterato per la pronuncia italiana. I fatti narrati che così emergono dai testi sono spesso differenti dalle versioni finora in circolazione e sembrano avvalorare le tesi ufologiche di Zecharia Sitchin, anche se l’autore italiano appare più metodico e scrupoloso, e quindi più credibile. Il suo recente libro Gli Dei che giunsero dallo spazio? – Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia (2010) sta già diventando un best seller. Uno dei meriti di Biglino è quello di evitare le interpretazioni teologiche lasciando libero il lettore di trarre le conclusioni che preferisce.

Nuove ipotesi interpretative saranno pubblicate nel settembre 2011 nel nuovo libro di Biglino: Il Dio Alieno della Bibbia.

Giovanni Pelosini

 

Il Tao dell’Armonia

Il Tao dell’Armonia vuole affrontare il tema dei rapporti in un modo nuovo. poiché il Tao ha a che fare con una causa e un effetto personali (la percezione e la responsabilità dell’individuo delle proprie azioni e il loro effetto su se stessi e sugli altri), esso ritiene che l’individuo abbia un ruolo fondamentale nel creare gli eventi esteriori della sua vita. abbiamo detto creare, non formare. Perciò, la premessa di base de Il Tao dell’Armonia è che, mentre un conflitto può coinvolgere due o più persone, spesso basta una sola persona per risolvere quel conflitto,  per evitare che esso addirittura si verifichi.

Per il Tao, il comportamento e l’intenzione sono gli strumenti più potenti dell’esistenza umana. Il modo in cui percepiamo una situazione, il modo in cui vogliamo percepirla, spesso ne determina l’esito: questo dice il Tao.”

Mary Beth Crain

(dal libro Il Tao dell’Armonia di Joel Edelman e Mary Beth Crain, 1995)

L’armonia è ben rappresentata dal simbolo dell’unione dello Yin e dello Yang; il bianco e il nero della figura sono opposti complementari e possiedono all’interno il germe del proprio contrario. L’emblema suggerisce l’unione armonica piuttosto del conflitto per risolvere i dualismi di ogni tipo… si pensi solo al dualismo maschile-femminile e alla sua naturale e creativa soluzione.

Giovanni Pelosini

Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle

Il Giardino dei Tarocchi

Esiste, nel mezzo della campagna maremmana, un luogo ricco di fascino e di magia in cui gli archetipi dei ventidue Arcani Maggiori dei Tarocchi si sono manifestati come sculture monumentali. Giganti di cemento ed acciaio in un tripudio di colori, specchi, vetri e ceramiche; sentieri di pietra nel verde, fra gli olivi e le querce; giganteschi Tarocchi, Arcani quasi viventi grazie all’arte straordinaria e visionaria di un’artista che ha dedicato tutta la sua energia alla realizzazione di questo parco.

A Garavicchio, presso Capalbio, in provincia di Grosseto, l’artista franco-americana Niki de Saint Phalle ha avuto la forza di iniziare e di portare a termine un’impresa straordinaria, che non è solo artistica nel senso comune del termine. Negli anni settanta i fratelli Caracciolo, proprietari del terreno, approvarono il progetto e concessero all’amica artista la possibilità di realizzare il suo sogno. Fu così che il bosco maremmano cominciò pian piano ad animarsi: dal 1979 al 1996 Niki vi trascorse la maggior parte del suo tempo realizzando, una dietro l’altra, grandi strutture in cemento armato rivestite di vivaci ceramiche e di specchi. Continua a leggere »

Cecina, 30 luglio 2011: L’Universo è Vivo e Intelligente

II Festival della Letteratura della Costa Etrusca

Incontro con Vittorio Marchi

Introduzione di Giovanni Pelosini

L’Universo è Vivo e Intelligente

e Noi siamo Quello

Sabato 30 luglio 2011, ore 23

Cecina, Parco Villa Guerrazzi, Loc. La Cinquantina

Ingresso Gratuito

Info: tel. 340.7612178 – 347.9113324 Continua a leggere »

L’Arciere, l’Intenzione e la Freccia

“L’arciere accetta che molte frecce sibilino lontano dal bersaglio, perché sa che apprenderà l’importanza dell’arco, della posizione, della corda e del centro solo dopo aver ripetuto i propri gesti migliaia di volte, senza timore di sbagliare. Arriva sempre il momento in cui non è più necessario pensare a ciò che si sta facendo. La freccia è l’intenzione che si proietta nello spazio. Dopo che è stata scoccata, l’arciere non può più fare niente – soltanto accompagnarla con lo sguardo nella sua traiettoria verso il bersaglio. adesso la tensione necessaria per il tiro non ha più ragione di esistere. E così, mentre l’arciere tiene gli occhi fissi sul volo della freccia, il suo cuore riposa – ed egli sorride. Se si è allenato in modo soddisfacente, se è riuscito a sviluppare il proprio istinto, se ha mantenuto la grazia e la concentrazione durante l’intera fase di tiro, in quel momento l’arciere avvertirà la presenza dell’Universo e scoprirà che il suo atto è stato giusto e meritato. La tecnica fa in modo che le mani siano pronte, che il respiro sia calmo e che gli occhi sappiano mirare il bersaglio con precisione; l’istinto fa sì che il momento del tiro sia perfetto. (….)

Dopo aver fatto il proprio dovere e trasformato l’intenzione in gesto, un guerriero della luce non deve temere alcunché: ha fatto ciò che doveva. Non si è lasciato paralizzare dalla paura. Anche se la freccia non colpisce il bersaglio, avrà un’altra opportunità, perché non si è dimostrato codardo.”

Paulo Coelho, Sono come il fiume che scorre (2006)

Cecina, 29 luglio 2011: I Misteri dei Templari

II Festival della Letteratura della Costa Etrusca

Incontro con Maria Grazia Lopardi

Introduzione di Giovanni Pelosini

Misteri Templari e Messaggi

per l’Uomo del III Millennio

Venerdì 29 luglio 2011, ore 23

Cecina, Parco Villa Guerrazzi, Loc. La Cinquantina

Ingresso Gratuito

Info: tel. 340.7612178 – 347.9113324 Continua a leggere »

Gnosi e Spiritualità nei Tarocchi secondo Gerard Van Rijnberk

Chiunque abbia esaminato, in maniera anche superficiale, un mazzo di carte dei Tarocchi, sicuramente deve aver avuto l’impressione di un insieme di immagini che esulano dal comune. Impressione forse fuggevole, ma profonda. Lo stesso accade ad un uomo che entri in un tempio di culto a lui sconosciuto: vi trova molti oggetti per lui nuovi, la cui forma ed il cui aspetto lo stupiscono, il cui significato ed il cui fine gli sfuggono. In principio è tentato di beffarsi o di sorridere sdegnosamente delle strane cose che attirano la sua attenzione. Ma, nello stesso tempo, si produce in lui un’esitazione intellettuale, il preludio di un dubbio, l’inizio di un’impressione, il germe di una convinzione nascente nel suo spirito, che sotto questo insieme di apparenti assurdità si nascondano delle idee, dei sentimenti, delle certezze religiose, che gli mancano o che sono differenti dalle sue proprie, ma che si presentano al suo animo come degne di rispetto e profondamente umane. (….)

Comparabile a questa esperienza, anche se di un ordine spirituale meno elevato, è l’impressione che si riceve esaminando un mazzo di Tarocchi. Se ne trae un «non so che», una vaga inquietudine intellettuale, un’irritazione per queste immagini assurde, infantili, interconnesse, inframmischiate… E, nello stesso tempo, è come se il seme, di una semenza che non si può sradicare, sia stato infuso nello spirito, l’embrione del dubbio che queste immagini siano interpreti di verità profonde, di Conoscenze nascoste, e che siano delle piccole finestre aperte sull’Inconscio, sull’Infinito.

Gerard Abraham Van Reijnberk (1875-1953), I Tarocchi, Storia, Iconografia, Esoterismo, 1947

Simboli della Maestosa Aquila

I Simboli dell’Aquila

Pochi animali come l’aquila si sono manifestati negli animi e nelle menti degli uomini come archetipi e simboli di tale sublime potenza. Il suo volo librato e leggero insieme all’imponente apertura d’ali, la sua capacità di salire in alto presso le vette più alte in ideale vicinanza con il Sole, la sua vista acutissima e proverbiale e la forza espressa nella caccia con i micidiali artigli e il robusto becco sono stati sempre elementi iconografici e simbolici di grande impatto emotivo in ogni epoca e ad ogni latitudine.

Simbolo del Grande Spirito

Per gli indiani d’America l’aquila è uno degli animali totemici più nobili e rispettati, principale simbolo del Grande Spirito. Le sue lunghe penne erano utilizzate nei sontuosi copricapo delle tribù delle praterie come segno di valore e di forza non solo fisica, ma soprattutto morale. Per questa forza gli Stati Uniti d’America adottarono questo simbolo come emblema nazionale, ed oggi le grandi aquile con la testa bianca volano protette da severe leggi federali, anche se i nativi hanno speciali permessi di caccia, esclusivamente per motivi rituali e per tenere viva l’antica tradizione spirituale. Le sue penne che hanno sfiorato il respiro del Grande Spirito sono ancora utilizzate dagli sciamani come sottile strumento di guarigione dell’aura, per riequilibrare l’Elemento Aria e togliere la paura di ciò che non si conosce, ma è ovviamente vietato farne commercio. Similmente anche nello sciamanesimo siberiano l’animale è considerato simbolo del Sole e dell’ascesi, a causa del suo volo alto e maestoso in cui si può leggere la volontà divina. Continua a leggere »