Mario Pelosini, Ricordi del Tempo di Guerra
Ricordi del giugno 1944
di Mario Pelosini
27.1.1929 – 3.8.2005
Nella tarda primavera del 1944 avevo poco più di quindici anni e vivevo a Vada, in Toscana, con la mia famiglia. I miei fratelli, tutti più grandi di me, erano militari: Geo era prigioniero degli inglesi in Africa e Marino stava cercando di ritornare dai Balcani dopo che il suo reparto si era disperso in Albania. Malgrado la guerra, la vita nei campi scorreva abbastanza tranquilla, e il campo di grano, l’orto e le mucche non ci facevano mancare il cibo, ma l’avvicinarsi del fronte stava cambiando la nostra situazione.
I due soli soldati tedeschi che erano di guardia sul mare non avevano mai avuto l’occasione di mostrarsi ostili. I fascisti facevano i prepotenti e cercavano manovali per le fortificazioni e le trincee tedesche che si stavano scavando a Rosignano; volevano costringere mio padre Pilade a lavorare là, ma al suo posto andò per pochi giorni un disertore siciliano che si era nascosto in casa nostra. In quei giorni c’erano stati anche dei bombardamenti degli alleati e, durante uno di questi, avevo rischiato di essere colpito mentre guidavo il barroccio presso il ponte sul Fine. In molti dei miei ricordi di quel periodo è presente il parroco don Antonio Vellutini, che era molto spesso in mia compagnia e frequentava solitamente la mia famiglia, che abitava vicino alla chiesa. Continua a leggere »