Cercatore di Fiori
Conosco un giovanissimo poeta, un “cercatore di fiori”, un sognatore non privo di senso critico, né di amore per la natura, per il mondo, per se stesso. Talvolta indulgente e consapevole di esserlo, ma mai banale, a volte assorto, ma non superficiale, sempre tollerante, ma non senza lucida coscienza.
Andrea Pezzotta ha pubblicato il coraggioso libro di poesie Uomini, critiche e amori (Book Sprint Edizioni, 2012) in cui si mostra originale osservatore della sottile realtà dei fenomeni che agitano mente e cuore degli adolescenti di ogni epoca, ma che spesso confondono i suoi coetanei alla ricerca di vere e presunte certezze.
Do spazio a una sua lirica in cui il tempo non si cristallizza nel gelo invernale, umido di ghiaccio anche nelle pianure battute dai venti salmastri, saggio nella sua antica bianca vecchiaia, ma già e da sempre custode del divenire ciclico della vita e padre della colorata e luminosa Primavera.
Giovanni Pelosini
Cercatore di fiori di Andrea Pezzotta
Ricordi quando sotto
le battenti notti di sale
flagello d’inverno
muovevo tra le nevi
spostando il gelo
coi nudi piedi affamati
cercando qui fiori di ferro
vincenti al bianco saggio
che da tempo bramavo per te?
Te che nel mio giardino di foglie cadute
portavi brezze marine
e le mille fioriture,
coglievi poi dal mio cielo
i petali più colorati
creando possenti querce
amate da fiori d’arancio.
Ora qui nel freddo
ricerco la luce dei petali
da donare al tuo volto
di fresche primavere,
sperando nello sbocciar
d’un tuo canto solare
portatore d’api e di miele.