11 febbraio 2013: L’Annuncio di Papa Benedetto XVI e la Profezia di Malachia

Anni fa su questo blog avevo già scritto della cosiddetta Profezia di Malachia, che oggi 11 febbraio 2013 l’annuncio dell’abdicazione di Papa Benedetto XVI rende di nuovo improvvisamente di scottante attualità.

Lo scenario che sta per aprirsi è simbolicamente interessante alla luce dell’antico manoscritto, soprattutto in relazione al misterioso personaggio di Pietro Romano, che, secondo un’interpretazione della discussa profezia, dovrebbe sedere sul trono di Roma “fra molte tribolazioni” dopo l’ultimo Pontefice della lista numerata e durante terribili devastazioni.

Nessun Papa finora ha mai preso il nome del primo, e quindi non c’è mai stato un “Pietro II”; è però singolare il fatto che, secondo la prassi vaticana, quando la sede è vacante (e cioè a partire dalle ore 20 del 28 febbraio 2013), il reggente è in via provvisoria il Camerlengo, fino all’elezione del nuovo Pontefice. Alla data dell’improvviso annuncio di Papa Benedetto XVI, il Camerlengo di Santa Romana Chiesa è il cardinale Tarcisio Pietro Evasio Bertone, nato a Romano Canavese:  potrebbe essere lui il mitico “Pietro Romano“? Del futuro non ci è dato sapere, anche se ormai in tempi non lunghi conosceremo l’attendibilità della conclusione della profezia del santo veggente Malachia, che molti reputano un falso storico.

O forse, con questo atto molto meno drammaticamente, ma più misticamente, vedremo l’inizio del ritorno a quell’Età dello Spirito che sembrava dovesse iniziare nel XIII secolo e che fu il sogno di Celestino V nella sua coraggiosa rinuncia al trono papale nel 1294? In tal caso il Pontefice Celestino V, al secolo Pietro del Morrone, sarebbe stato il vero secondo e ultimo Pietro a sedere sul trono papale, segnando con questo nome l’alfa e l’omega simboliche di un’epoca.

Come scrive Maria Grazia Lopardi, la “scissione temporale” che ci fu nel 1294 ha segnato il corso della storia del mondo, e indubbiamente, oggi come allora l’umanità sta vivendo una sempre più percepita fine di un’epoca. Benedetto XVI, pur così diverso da Celestino V, sta facendo una scelta di grande profondità in un momento storico di rapidi e imponenti cambiamenti globali: questa generazione probabilmente ne vedrà gli effetti insieme al sorgere di una nuova epoca.

Giovanni Pelosini



Lascia un commento

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Leggi tutto

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close