Archivio del 5 Gennaio 2014

I Gatti Neri: Simboli, Miti, Storia e Superstizione

Il 13 giugno 1233 la bolla papale Vox in Roma di Gregorio IX dava ufficialmente inizio alle orribili persecuzioni dell’Inquisizione e al lungo periodo oscuro nel quale ogni retaggio culturale delle tradizioni pagane veniva assimilato alle devianze dall’ortodossia religiosa, alle eresie, alle presunte pratiche demoniache e alla stregoneria. Da allora forse centinaia di migliaia di esseri umani furono per questo perseguitati, torturati e barbaramente uccisi come eretici, presunti stregoni e (soprattutto) streghe.

La bolla di Gregorio IX descriveva nei dettagli anche il rituale di iniziazione alla stregoneria, nel quale si materializzava un gatto nero, grande come un cane di media taglia, che camminava all’indietro con la coda sollevata per farsi baciare il posteriore dagli adepti e dal neofita.

Da allora e per diversi secoli anche i gatti, che invece nell’antichità erano apprezzati sterminatori di topi, se non venerati come divinità, furono vittime innocenti di queste persecuzioni; e si stima che a milioni furono torturati e bruciati sul rogo come incarnazioni di Satana, spesso insieme a donne e uomini ritenuti colpevoli di malefici ai danni della comunità. Se il colore del gatto era nero, era ancora più facile immaginarlo una creatura della notte, dell’oscurità, e quindi un essere demoniaco e pericoloso. Continua a leggere »

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