Auspicia Festival a Parma: 13-14 gennaio 2024

Ideares

AUSPICIA

Festival Nazionale di Astrologia

Conoscere, Conoscersi

Sabato 13 gennaio 2024, ore 10-20

Domenica 14 gennaio 2024, ore 10-19.30

Parma, Teatro al Parco, Parco Ducale

Un Festival dedicato ad Astrologia, Tarocchi e altri linguaggi archetipici per la conoscenza e lo sviluppo del Sé. Il tema del 2024 è “Il Racconto“.

Auspicia, il Festival italiano dedicato all’Astrologia, arriva a Parma in una nuova location: il Teatro al Parco, situato nel centralissimo Parco Ducale.
Questa quinta edizione del festival vuole fare il focus sulla necessità dell’uomo di raccontarsi e far riflettere su come tutte le grandi storie, dalla mitologia antica ai film di oggi, campioni d’incasso, si rifanno al tema del viaggio iniziatico, il Viaggio dell’Eroe e agli archetipi che sono propri dei Tarocchi e dell’Astrologia.
Queste due discipline altro non sono, infatti, che un modo di raccontarsi e raccontare il passato, il presente e il futuro.
Oltre 30 eventi, tra conferenze, seminari ed esperienze per comprendere quanto questi strumenti possano essere utili per approfondire la conoscenza di sé e accrescere il proprio potenziale.


INFO: www.auspiciafestival.it

Ufficio stampa e media: e.dallatana@ideares.it


PROGRAMMA

Sabato 13 gennaio 2024

  • Ore 11.00-12.00: Emanuela Dallatana, A scuola di Astrologia: il Tema Natale, una mappa per navigare il futuro
  • Ore 11.00-11.40: Giuli Movement & Matilde Folloni: Progetto Mystica e Osteopatia biodinamica
  • Ore 12.00-13.00: Paolo Crimaldi, Quando il Tema Natale racconta
  • Ore 12.00-12.40: Liliana Vimercati: Raccontare la storia delle origini familiari
  • Ore 12.15-13.15: Claudia Vernizzi, La meditazione come scelta personale
  • Ore 13.30-14.30: Elisa Eliselle Guidelli, Eleonora Boscarato e Marino Cortese, Matilde di Canossa: un femminile ribelle
  • Ore 13.30-14.30: Adriana Rampino Cavadini, L’Astrologia racconta il corpo
  • Ore 14.00-14.40: Indhya Contu, Come funzionano i Tarocchi
  • Ore 14.45-15.45: Elisabetta Fadda & Anna Maria Morsucci, Fato e Fortuna: altri destini incrociati
  • Ore 14.45-15.45: Grazia Bordoni, Astrologia Oraria
  • Ore 15.00-15.40: Valentina Minoglio, Comprendere la Luna
  • Ore 16.00-17.00: Simon and the Stars & Eliselle Guidelli, Il giro dell’anno in 365 giorni + 1
  • Ore 16.00-17.00: Elisa Martini, La Rivoluzione Solare
  • Ore 16.00-16.40: Francesca Zini, La Numerologia come strumento di coaching
  • Ore 17.00-17.40: Jessica Spoletti Aria, Liberati dalla paura del destino
  • Ore 17.15-18.15: Paolo Quagliarella, Come ci raccontiamo l’amore
  • Ore 17.30-18.30: Fabio Albertini & Ginny Chiara Viola, Personaggi spirituali acquariani
  • Ore 18.00-18.40: Valentina Braghieri, Il potere del racconto e l’incanto delle parole nello sciamanesimo
  • Ore 18.30-20.00: Gloriana Astolfi, Le voci del sogno
  • Ore 19.00-20.00: Tomoe Daiko, Esibizione di Tamburi Giapponesi

Domenica 14 gennaio 2024

  • Ore 11.00-12.00: Maria Rosa D’Incerti, Vivere nel presente
  • Ore 11.00-11.40: Martina Ghezzi: Riflessologia plantare
  • Ore 11.00-12.00: Giovanni Pelosini & Lorenzo Pelosini, Il Viaggio dell’Eroe nel Cinema e i 22 Arcani Maggiori

  • Ore 12.00-12.40: Stefano Panizza, La trama occulta
  • Ore 12.15-13.15: Luciana de’ Leoni d’Asparedo, Astri e fiori, sinergia per il benessere
  • Ore 12.15-13.15: Grazia Bordoni & Patrizia Lanzi, I Ferragnez, dietro le quinte della coppia più influente
  • Ore 13.30-14.30: Lidia Fassio, Le radici dell’amore e della futura relazione
  • Ore 13.30-14.30: Paolo Quagliarella & Filippo Losito, Narrastri
  • Ore 14.00-14.40: Teresa Lemma & Monia Galloni, Scuola di entusiasmo
  • Ore 14.45-15.45: Anna Maria Morsucci, Pietro Merciogliano & Giorgio Munacò, Un omaggio a Italo Calvino
  • Ore 14.45-15.45: Manuela Ambrosini, Gocce di luce
  • Ore  15.00-15.40: Cristina Saccani & Massimo Stefanini, Metodo Ipnokos: ipnosi regressiva genealogica
  • Ore 16.00-17.00: Marco Celada, Cosa ci riserva il nuovo anno
  • Ore 16.00-17.00: Giovanni Pelosini, Imparare i Tarocchi in Tre Mosse

  • Ore 16.00-16.40: Catia Cabra, Registri akashici: strumento dell’anima
  • Ore 17.00-17.40: Sonia Puglia, Corso per counselor in disegno onirico e psicodramma olistico
  • Ore 17.15-18.15: Marco Pesatori, Astrologia simbolo vivo
  • Ore 17.15-18.15: Tamara Vannucci, L’utilizzo dei Tarocchi nella formazione manageriale e nel coaching
  • Ore 18.00-18.40: Agatha Alessia Trovato & Marianna Bevilacqua, Medianità, channeling, rituali, simboli
  • Ore 18.30-19.30: Giuli Movement: Ecstatic Dance
  • Ore 18.30-19.30: SamAl, Bagno di suoni

 

La Congiunzione Giove-Saturno del 21/12/2020 e l’Era dell’Acquario

LA CONGIUNZIONE GIOVE- SATURNO

DEL 21 DICEMBRE 2020

Il 21 dicembre 2020 Giove e Saturno si sono uniti nella rara congiunzione astrologica a 0° nel segno dell’Acquario. Questo evento è eccezionale per tre motivi di carattere simbolico che appaiono suggestivi:

     1) La congiunzione è avvenuta esattamente nel giorno del Solstizio d’Inverno;

    2) La congiunzione si è verificata con un allineamento astronomico preciso, che non si vedeva in Acquario da ben otto secoli (precisamente dal 1226, anno in cui moriva Francesco d’Assisi e regnava l’Imperatore Federico II di Svevia);

   3) Secondo Keplero, una simile ripetuta congiunzione nel 6 a.C. (in quell’epoca nel segno dei Pesci) sarebbe stata interpretata come la famosa Stella dei Magi che è rammentata nei Vangeli e rappresentata in ogni presepe natalizio.

Simbolicamente queste rare coincidenze fanno pensare a un momento storico significativo, proprio in questo anno 2020, così particolare per come ha inciso sulla vita quotidiana di tutta l’umanità. Negli auspici di tutti in questo evento solstiziale così natalizio c’è l’apertura a un periodo di rinascita, risveglio e luminosità. Ma è un augurio giustificato? E possiamo dire davvero che si tratta dell’avvento della mitica e attesa Era dell’Acquario?

Nella foto a sinistra, scattata da Maurizio Chiappi il 20/12/2020, giorno prima dell’allineamento, si vedono in avvicinamento Saturno in alto a destra (con i suoi anelli) e Giove in basso con i suoi quattro satelliti galileiani (si ringraziano Paolo Casapieri e il Gruppo Astrofili Vadesi).

In questo periodo il fenomeno è stato ben visibile anche a occhio nudo osservando il cielo verso Sud-Est poco dopo il tramonto: i due pianeti erano le prime luci che brillano già nel crepuscolo.


LE VISIONI DELLA NUOVA ERA

Il concetto di una evoluzione ciclica del mondo attraverso un susseguirsi di Ere appartiene a diverse tradizioni culturali, sia orientali che occidentali.

Misticamente nel Medio Evo c’era l’attesa quasi messianica dell’avvento dell’Età dello Spirito: ne parlò Gioacchino da Fiore (∼1130-1202) nella sua visione eretica e profetica che presagiva la futura fine dell’Età del Figlio, coincidente con l’Era cristiana, a seguito della prima Età del Padre, in riferimento alle scritture dell’Antico Testamento.

Secondo l’antroposofo Rudolf Steiner (1861-1925), che seguiva gli studi rinascimentali dell’abate Giovanni Tritemio (1462-1516), un importante cambio di epoca era avvenuto nel 1879 sotto gli auspici dell’Arcangelo Michele.

Anche i teosofi Jiddu Krishnamurti (1895-1986) e Helena Blavatski (1831-1891) avevano ipotizzato la prossima venuta del “Maestro del Mondo”, Lord Maitreya, coincidente con l’avvento dell’Era dell’Acquario.

Alcune tribù di nativi nordamericani hanno celebrato l’inizio della nuova Era nel 1987, e in Dakota fu considerata di grande auspicio la nascita di un bisonte bianco nel 1995. Chi invece seguiva i cicli millenari del calendario Maya preferì pensare al famoso 2012″ come fine di un’epoca.

Anche secondo l’antichissima tradizione vedica dei Purana l’evoluzione del mondo e la coscienza collettiva dell’umanità sono soggette a cicli epocali detti Yuga, che corrispondono a periodi lunghissimi relativi al movimento del sistema solare intorno al centro della Galassia. Secondo i calcoli di Shri Yukteswar (1855-1936), astrologo maestro di Yogananda, un cambio di epoca importante ci sarebbe stato nel 1699, inaugurando un periodo di transizione tra l’Età del Ferro (Kali Yuga) a quella più evoluta del Rame (Dvapara Yuga).

 

Infine si deve ricordare il diffuso movimento di cultura alternativa e anticonformista degli anni ’60 e ’70, che idealizzò l’avvento della nuova Era dell’Acquario: utopistica epoca di fratellanza e libertà. Nacquero in quel periodo la variegata galassia della New Age, le contestazioni studentesche del ’68 e il movimento Hippy. Nel 1979 il regista Miloš Forman raccontò nel film musicale Hair (tratto dal musical rock del 1967) le istanze contestatarie della generazione ribelle e alternativa dell’epoca: non a caso uno dei brani più significativi si chiamava Aquarius e inneggiava appunto all’alba dell’Età dell’Acquario. Anche per questi motivi qualcuno ritiene che questo periodo sia iniziato nel 1973. Mentre altri concordano sul lontano 2160.

Indubbiamente in questo inizio di XXI secolo stiamo vivendo un periodo di grandi trasformazioni sociali, politiche, economiche, climatiche, e la questione del cambio di paradigmi epocali è di attualità assumendo aspetti storici e sociologici di interesse non secondario.

Il fatto che gli studiosi della materia non siano concordi sulle Ere astrologiche e sulla loro durata non dipende soltanto dalle diverse culture di riferimento, ma anche dalla non corrispondenza delle “costellazioni” con i “segni” zodiacali, e quindi dai diversi punti di vista sullo Zodiaco. Il punto di vista astronomico considera 12 oppure 13 costellazioni di diversa ampiezza sul circolo zodiacale, mentre il punto di vista astrologico è relativo alla sua divisione simbolica in 12 settori uguali di 30° ciascuno, chiamati segni: i quali non hanno più (se mai l’hanno avuta) una corrispondenza fisica con le costellazioni, così come furono individuate nel lontano passato dagli antichi studiosi del cielo. Pertanto la questione di cosa siano le Ere astrologiche, della loro durata e del loro significato esula dallo stretto campo scientifico, abbracciando in modo comparato più che altro quello umanistico, storico, filosofico, mitologico e soprattutto simbolico.

Per sapere quando inizierà davvero l’Era dell’Acquario, per fare chiarezza su questo intrigante argomento e comprendere meglio il momento storico che stiamo vivendo e quello che vivremo, vi invito a leggere la seconda parte di questo articolo divulgativo pubblicato il 19.2.2021 su questo stesso blog. A presto.

Giovanni Pelosini

⇒ Continua a leggere “L’Alba dell’età dell’Acquario

IL DIAVOLO VESTE PLASTICA

S.CI.E.N.CE Project

I.T.C. Cattaneo-Cecina

presenta

IL DIAVOLO VESTE PLASTICA

Una nuova piccola-grande produzione dei miei studenti, sensibili al problema delle plastiche e del loro riciclaggio.

Ancora una volta un impegnativo lavoro realizzato con lo S.CI.E.N.CE. Project (Scienze CInema E Narrativa CEcina) grazie agli alunni della II A SPES dell’I.T.C. Cattaneo di Cecina (LI).

Giovanni Pelosini

SE TI PIACE IL VIDEO, VOTALO AL CONCORSO COREPLA SCHOOL CONTEST ENTRO IL 19 APRILE 2019: ISCRIVITI ALLA GIURIA POPOLARE QUI REGISTRATI E VOTA “2A SPES”, ITC CATTANEO, CECINA.

GITANIC, il film

S.CI.E.N.CE Project

I.T.C. Cattaneo-Cecina

presenta

GITANIC

Ancora una piccola-grande produzione dei miei studenti, sensibili al problema delle plastiche e del loro riciclaggio.

Ancora una volta un impegnativo lavoro realizzato con lo S.CI.E.N.CE. Project (Scienze CInema E Narrativa CEcina) grazie agli alunni della II B SPES dell’I.T.C. Cattaneo di Cecina (LI).

Ancora una volta un implicito omaggio e un ringraziamento a Leonardo DiCaprio, soprattutto per il suo impegno per l’ambiente.

Giovanni Pelosini

SE TI PIACE IL VIDEO, VOTALO AL CONCORSO COREPLA SCHOOL CONTEST ENTRO IL 19 APRILE 2019: ISCRIVITI ALLA GIURIA POPOLARE QUI REGISTRATI E VOTA “2B SPES”, ITC CATTANEO, CECINA.

Journey into the Trumposphere – Viaggio nella Trumposfera

Journey into the Trumposphere

Riscaldamento globale? Cambiamenti climatici? Inquinamento atmosferico?

Ecco un brevissimo video realizzato con buon ritmo dai miei studenti nell’ambito dello S.CI.E.N.CE. Project con impegno e competenza. Un esempio di come le conoscenze scientifiche possano essere declinate anche con la narrazione cinematografica e la chiave ironica: si sorride, si riflette… e forse il messaggio arriva.

Giovanni Pelosini

P.S.: Quest’anno tutti promossi in Chimica, Biologia e Geografia (Grazie alla II B SPES dell’I.T.E. Cattaneo di Cecina per aver imparato con entusiasmo a lavorare in squadra).

Avengers, Infinity War, Premiere, april 2018

Questo è quello che può succedere quando tiri su tuo figlio fin da piccolino a latte e Cinema, e poi lo svezzi togliendo il latte ma mantenendo il Cinema. Ma soprattutto quando lui crede fortemente in se stesso e dà tutto se stesso, va a Hollywood a studiare Cinema e a lavorare per il Cinema, vive ogni momento con questa forte determinazione, lotta e supera tutti gli ostacoli per realizzare la sua visione, persevera, si impegna totalmente, pensa e sogna, giorno e notte… sempre e solo “Cinema”. Fight on, Lorenzo Pelosini.

G.P.

Nella foto: Lorenzo Pelosini & Scarlett Johansson alla World Premiere di Avengers, Infinity War, Hollywood, 2018

Il Cuore Rivelatore

Ecco, sono sincero, una delle più grandi soddisfazioni della mia vita è stata quella di recitare sotto la direzione autorevole di mio figlio Lorenzo Pelosini, giovane regista di recente laureato a Los Angeles, sul set di questa piccola produzione cinematografica del 2011: davvero una bella avventura. Spero vivamente di poter presto lavorare ancora con lui. Viva il Cinema!

Giovanni Pelosini

Il Cuore rivelatore, Giovanni PelosiniUna casa in pietra, un ragazzo e un vecchio nel silenzio delle montagne con un’ossessione crescente, un occhio che ricorda quello di un avvoltoio, un grido nella notte, una lama che scintilla nel buio, un poliziotto insonne e bonario, ua macchina del caffè che fischia, un antico baule tedesco… il fascino di un magistrale breve racconto di Edgar Allan Poe rivisitato e infine portato sugli schermi.

Girato sulle Apuane e in Maremma, interpretato da Leonardo Santini, Giovanni Pelosini, Vinicio Bianchi, Simone Papini, Simone Antonelli; scritto e prodotto da Daniela Mitta, direzione della fotografia di Eleonora Libardi, montaggio di Jennifer Barlafante, effetti visivi di Alessandro Comisso, assistente alla regia Pablo Poletti, cameraman Bruna Mastursi, segretaria di edizione Francesca Calignano, make up Martina Atzori, fonico Olimpia Ballerini, con le musiche originali di Vincenzo Ramaglia.

E non vi ho già forse detto che ciò che scambiate per pazzia altro non è che estrema acutezza dei sensi?E.A. Poe, Il cuore rivelatore, (The tell-tale heart), 1843

Recensione di Gilda Signoretti

Il Cuore Rivelatore

regia di

Lorenzo Pelosini

(2011)

Tra i corti che abbiamo avuto il piacere di visionare durante il 32° FantaFestival, ha attirato la mia attenzione Il cuore rivelatore, del giovanissimo Lorenzo Pelosini. Il cortometraggio, della durata di 11 minuti, è ispirato al racconto di Edgar Allan Poe, The tell-tale heart, 1843. Scritto da Daniela Mitta, Il cuore rivelatore salta subito all’occhio per l’armonia che si viene a creare, ad esempio, tra la sceneggiatura, diretta e concisa, e la fotografia di Eleonora Libardi, le scenografie semplici e naturalistiche e i paesaggi solitari delle Alpi Apuane e della Maremma, dove infatti sono state fatte le riprese.

Lorenzo Pelosini e Leonardo Santini sul setUn grido bestiale, nel cuore della notte, viene udito dai vicini di casa di un ragazzo [Leonardo Santini]. Giungono alla casa del giovane tre poliziotti [Giovanni Pelosini, Simone Papini, Simone Antonelli], che pongono domande al giovane riguardo il grido udito la sera precedente. Il ragazzo spiega loro che era stato lui ad urlare, a causa di un incubo, e che il vecchio [Vinicio Bianchi] con cui vive è partito. I poliziotti gli credono, quando ad un tratto uno stato ansioso crescente lo porta a confessare l’omicidio. La causa? L’occhio vitreo del vecchio, per lui una vera ossessione, gli procurava ormai una insopportabile agitazione.

Pelosini dimostra, con questo cortometraggio, di avere già delle doti, e di saperle mettere in pratica. La scelta, non facile, di ricorrere ad un racconto già sfruttato di Poe, è servita al meglio, perché priva di forzature, ma gestita con molta semplicità.

Lorenzo-Pelosini,-Il-cuore-rivelatoreVincente è la preferenza accordata sugli oggetti, che provocano rumore ed emanano una luce particolare, come fossero anch’essi invasi da una isteria collettiva ereditata dal ragazzo. Pensiamo alla caffettiera, che il protagonista prepara per offrire il caffè ai poliziotti, e che dimentica sul gas, provocando, così, un rumore insopportabile e smanioso che non riesce più a controllare.

Convincono gli attori, e troviamo ottima la prestazione di Santini, molto credibile negli isterismi del suo personaggio. Attendiamo fiduciosi nuovi lavori di Pelosini.

Gilda Signoretti (da Ingenerecinema.com)

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Intervista a Lorenzo Pelosini (di Cristina Borsatti)

Lorenzo Pelosini,HollywoodINTERVISTA A LORENZO PELOSINI
di
Cristina Borsatti

Scrittore, sceneggiatore e regista, a soli 26 anni. Lorenzo Pelosini, diplomato in Regia e Sceneggiatura all’Accademia di Cinema Griffith, attualmente si trova in America, a Hollywood, e studia alla University of Southern California. Pubblica il suo primo romanzo a soli 14 anni, firma appena diciottenne il suo primo cortometraggio, e le regie dei corti prodotti durante gli studi alla Griffith confermano il suo grande talento. Continua a leggere »

YOU,MAN

Lorenzo Pelosini 2Il sottile gioco di parole YOU,MAN / HUMAN richiama la tematica di un racconto fantascientifico di Isaac Asimov (Satisfation Guaranteed, 1951), sul quale si basa questo interessante cortometraggio di Lorenzo Pelosini.

Che cosa è così “umano” che un essere artificiale “pensante” non sarà mai in grado di fare? L’interrogativo conduce lontano, e invita lo spettatore a porsi ulteriori domande sulla natura delle proprie percezioni, dei propri sentimenti, del proprio intelletto…

Ecco come siamo osservati da una macchina talmente raffinata da sviluppare sentimenti umani, ecco quanto e come siamo veramente “umani”, e quanto e come siamo diversi da un’intelligenza artificiale che ha l’ardire di chiamarci “You,man“.

So che non è voluto, ma l’ingenua e ossessiva richiesta di Claire “Dov’è Tony?” non può non ricordare ai cinefili la stessa ripetuta domanda di Grace Kelly in “Il delitto perfetto” (1954) di Alfred Hitchcock. Però sembra davvero un’arguta e sottilissima citazione.

Il cortometraggio You,man è la terza opera giovanile di Lorenzo Pelosini e l’ultima della trilogia italiana “Il grigio, il nero, il bianco“, realizzata prima di andare a studiare e lavorare a Los Angeles. Il film si avvale della supervisione di Vincenzo Ramaglia sulle musiche originali, e della convincente interpretazione di Simone Gallo, nel ruolo del robot umanoide casalingo. Nel commovente finale un cameo di Raffaele Rispoli (1987-2014), qui sceneggiatore e produttore, ma che voglio citare soprattutto come collaboratore e indimenticabile amico fraterno del regista.

Giovanni Pelosini

Lezioni di Scienze: Cinema & Soft Skills

C’è modo e modo di insegnare argomenti e concetti di discipline scientifiche, talvolta anche usando l’ironia e il metodo narrativo cinematografico con lo S.CI.E.N.CE. Project (Scienze CInema Educazione Narrativa CEcina).

Ma l’obiettivo principale non è quello didattico scientifico in senso stretto. In questo progetto gli studenti dell’I.T.C. Cattaneo di Cecina hanno sviluppato competenze e abilità trasversali, capacità di organizzazione autonoma e di lavorare in équipe, di assumersi responsabilità specifiche, di utilizzare strumenti e tecnologie, hanno appreso i rudimenti del linguaggio cinematografico e le tecniche della produzione: in pratica hanno lavorato per acquisire i cosiddetti soft skills, sempre più richiesti in ogni attività lavorativa.

Ringrazio di cuore il regista Lorenzo Pelosini per le lezioni teoriche e pratiche, i colleghi del Consiglio di Classe per la collaborazione, e l’intera classe II B SPES per l’entusiasmo e l’impegno.

Giovanni Pelosini

Vediamoci il video…

(SCIENCE Project Production) Vedi anche:

The Wizard of Al

A Plastic Orange

Chemicats

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