Tarocchi Livornesi: Intervista agli Autori (Livorno Press)

Intervista agli Autori Pelosini & Eppesteingher di Livorno Press

I TAROCCHI LIVORNESI

di Giovanni Pelosini & Tommaso Eppesteingher

78 CARTE + LIBRETTO di 60 pagine

sono “ganzi abbestia” e sono disponibili presso:
  • LIVORNO: Biblioteca Labronica – Villa Fabbricotti (fino al 4 febbraio 2024) – tel. 0586.824511
  • LIVORNO: Megaditta, Edicola, Piazza Grande, vicino alla Farmacia Comunale
  • LIVORNO: Dietro l’Angolo Osteria Livornese, Via Carraia, 14 – tel. 388.4828576
  • CECINA: Pini 1920, Viale Marconi, 82 – tel. 331.5392011
  • CECINA: Libreria Lucarelli, Corso Matteotti, 93 – tel. 0586.680490
  • CECINA: Spazio CONAD “Acquerta” (Mostra dal 15 al 17 dicembre)
  • SPEDIZIONI OVUNQUE NEL MONDO: Museo Internazionale dei Tarocchi – tel. 051.916563 – 334.9975005 – 339.4675826

Livorno, 3 dicembre 2023: I Tarocchi Livornesi a Villa Fabbricotti

A GRANDISSIMA RICHIESTA

SI REPLICA

Comune di Livorno – Itinera – Ass. TARO – Museo Internazionale dei Tarocchi – Con l’Alto Patrocinio del Sodalizio Mvschiato

TAROCCHI LIVORNESI

di

Giovanni Pelosini e Tommaso Eppesteingher

IN MOSTRA

Livorno, Biblioteca Labronica, Villa Fabbricotti

Presentazione e visita guidata

Domenica 3 dicembre 2023, ore 16.00

Presenta Lorenzo Pelosini, presenziano gli Autori e le Alte Cariche del Sodalizio Mvschiato, suonano e cantano stornelli livornesi tradizionali e inediti Francesco Caprina e Riccardo Stivé.

INGRESSO LIBERO

ORARI MOSTRA (FINO AL 4/2/24):

LUN-VEN ore 8.30-19.30, SAB ore 8.30-13.30

INFO: segreteriamusei@comune.livorno.it

tel. 0586.824511

Mostra dei “Tarocchi Livornesi” in Anteprima Mondiale

Comune di Livorno – Itinera – Ass. TARO – Museo Internazionale dei Tarocchi – Con l’Alto Patrocinio del Sodalizio Mvschiato

TAROCCHI LIVORNESI

di

Giovanni Pelosini e Tommaso Eppesteingher

IN MOSTRA

Livorno, Biblioteca Labronica, Villa Fabbricotti

Presentazione e vernissage

Sabato 11 novembre 2023, ore 17.00

Presenta Lorenzo Pelosini, presenziano gli Autori, intervengono Federico Maria Sardelli, Capras e gli Alti Notabili del Sodalizio Mvschiato, suonano e cantano stornelli livornesi tradizionali e inediti Francesco Caprina e Riccardo Stivé.

INGRESSO LIBERO

ORARI MOSTRA:

(fino a Domenica 3 dicembre 2023)

LUN-VEN ore 8.30-19.30, SAB ore 8.30-13.30

INFO: segreteriamusei@comune.livorno.it

tel. 0586.824511

Dopo gli antichi Tarocchi bolognesi, fiorentini, ferraresi, milanesi e i co­siddetti marsigliesi, dopo i tanti mazzi artistici e tematici moderni, ecco finalmente i Tarocchi Livornesi. Un omaggio all’anima di una delle città più straordinarie del mondo e ai simboli della sua mitologia.

I mazzi di Tarocchi sono immagini simboliche di antichi significati che rispecchiano il pensiero ermetico e umanistico rinascimentale. Storica­mente risalgono tutti a originali tar­domedievali creati nell’Italia setten­trionale con l’aggiunta di un quinto seme di atout (Trionfi) a un gioco di carte importato dall’Oriente che aveva solo i quattro semi tradizio­nali (Naibi).

Come i Tarocchi, anche la città di Livorno ha un’origine rinascimentale, essendo stata ufficial­mente fondata dal Granduca di Toscana Francesco I de’ Medici il 28 marzo 1577, e poi amata, rifon­data e cresciuta dall’instanca­bile azione di Ferdinando I.

Le Leggi Livornine medicee prima e le tolleranti politiche lorenesi poi hanno creato un terreno assai fertile per lo sviluppo del libero pensiero: le franchigie e la libertà di stampa, in un contesto multietnico e multi­religioso unico nel suo genere, for­giarono nel tempo una popolazione dall’indole ribelle, spesso con accese idee libertarie e rivoluzionarie, fer­rigna gente di mare, secondo il Tar­gioni Tozzetti. Mi piace ricordare le tante diverse origini etniche dei livornesi in analogia al piatto cittadino per eccellenza, il cac­ciucco: un’apparentemente casuale mescolanza di pescato, che però si manifesta con un gusto forte e sanguigno in un’improbabile ma armonica commistione di sapori, probabilmente arrivati anch’essi nel porto dalle più diverse località.

“Se vòi fa’ come ti pare, vai a Livorno!”, si dice ancora in questa città ricca di storia e di cultura, bella e interes­sante, ma poco turistica, af­facciata sul mare dal quale il libec­cio la schiaffeggia senza riguardo, con una popolazione dalla parlata ancora più sboccata, icastica e bef­farda delle altre toscane. Una città capace di resistere nei secoli alla malaria, al colera, all’alluvione, ai bombardamenti, alla miseria; prima nel mondo a pubblicare nel 1764 l’opera del Beccaria che ispirerà il Codice Leopoldino del 30/11/1786, con la prima abolizione in Eu­ropa della pena di morte e della tor­tura; unica toscana capace di ribellarsi eroicamente due volte all’esercito austriaco nel 1849 e nel 1859. Una città capace di inventarsi ben tre teste fasulle di Modigliani fatte ritro­vare nei fossi per burla, capace di non prendere mai sul serio neanche se stessa, davvero speciale per gene­rosità, sanguigna unicità, carattere schietto e irriverente e per il grande cuore. Li­vorno non si colloca tra le ordinarie e anonime province italiane, ma al centro del suo unico vitalissimo mondo, a causa delle tante tipi­cità, che i Tarocchi Livornesi in­tendono celebrare. Del resto qui si dice che, se ‘r mondo fosse un culo, Li­vorno sarebbe ‘r bùo!

Cosa fare con i Tarocchi Livornesi?

Potete usarli come un mazzo di carte per giocare a uno qualsiasi degli antichi e nuovi giochi, tutti derivati da quelli rinascimentali. Oppure potete scegliere di farne un uso cartoman­tico con la speciale accezione divi­natoria irriverentemente labronica, ma comunque conforme ai simboli tradizionali. In­fine potete semplicemente collezio­narli, sfogliarli come fossero le pa­gine di un libro di figure, contem­plarne i personaggi, le situazioni e i luoghi: immaginare la città attra­verso di loro, meditando sulle me­morie della città che fu, sulle “grolie della Livolno” che è, e sui sogni di quella che sarà. Poiché i Taroc­chi Livornesi sono anche un immagi­nifico viaggio nel tempo che i più anziani possono per­correre con nostalgia e i più giovani con la curiosità di riscoprire le proprie radici.

In questo originale mazzo ci sono 78 carte, 22 Arcani Maggiori e 56 Arcani Minori, divisi nei quattro semi: Remi, Ponci, Gabbiani e Torte. Le 78 carte riproducono con affetto e ironia labronica personaggi reali e mitologici, situazioni, luoghi, modi dire di Livorno; per esempio: I 4 Mori, La Pillaccherona, ‘r Cacciucco, Puccio Sterza, Gigi Balla, Calafuria, La Venezia, ‘r Pottaione, I Risiatóri, Lo Sfavato, La Zoppa di Montinero, La Libecciata, La Ciùa der Palandri, Lo Struggibùo, L’Uccello Padulo, Le Teste di Modì, La Ribotta, ‘r Cinque e Cinque e tante altre icone della cultura livornese.

Giovanni Pelosini & Tommaso Eppesteingher sono i creatori dei Tarocchi Livornesi. Il primo è l’ideatore e lo sceneggiatore di questo mazzo, in qualità di esperto della materia, autore di centinaia di pubblicazioni, alcune delle quali tradotte in varie lingue e diffuse in tutto il mondo; noto a Livorno come Esegeta del Sodalizio Mvschiato. Il secondo è il geniale autore dei disegni, talentuoso illustratore di vignette, fumetti, copertine, manifesti, con la capacità unica di saper cogliere l’anima delle situazioni e dei personaggi di cui ritrae le tipicità in modo molto più efficace delle comuni caricature.

SCHEDA DELL’OPERA

Tarocchi Livornesi

78 carte originali + Libretto di 60 pagine

Ideazione, testi e sceneggiature: Giovanni Pelosini

Arte: Tommaso Eppesteingher

Edizione 2023: Associazione TARO  info@giovannipelosini.com  in collaborazione con Museo dei Tarocchi Tel. 3349975005 museodeitarocchi@gmail.com

 

Auspicia Festival, 26-27 novembre 2022

AUSPICIA FESTIVAL

Salsomaggiore Terme, Palazzo dei Congressi

Sabato e Domenica 26-27 novembre 2022

Il Festival Auspicia è l’occasione per incontrarsi e confrontarsi su un ricco programma di eventi e incontri con esperti provenienti da tutta Italia: dall’Astrologia ai Tarocchi, dall’Alchimia alla Psicologia, attraverso molteplici linguaggi archetipici, per conoscere e conoscersi, in un percorso di consapevolezza personale.

Sono presente come relatore in entrambi i giorni in compagnia di grandi esperti:

  • ASTROTAROLOGIA, Workshop gratuito sull’utilizzo dell’Astrologia in corrispondenza con i Tarocchi, con Giovanni Pelosini & Paolo Quagliarella
  • LE VOCI DEGLI ARCANI – il primo mazzo musicale di Tarocchi del mondo, una rara occasione di ascoltare la voce degli Arcani Maggiori, con Giovanni Pelosini & Giovanni Imparato
  • ASTRI & TAROCCHI NEL PROCESSO TERAPEUTICO, tavola rotonda sugli archetipi, i simboli dei Tarocchi, l’astrologia e la psicoterapia, con Valentina Marra, Giovanni Pelosini e Paolo Quagliarella
  • BOCCIATO O SBOCCIATO, tavola rotonda sulla individuazione e la valorizzazione dei talenti nella scuola, con Giovanni Pelosini, Lidia Fassio, Pier Paolo Eramo
  • Consulti individuali tarologici su prenotazione

 

 

I Tarocchi Giugni-Cantù: Gardone Val Trompia, 8 luglio – 31 agosto 2022

I TAROCCHI GIUGNI-CANTÙ

Presentazione di

Giovanni Pelosini

Gardone Val Trompia, Museo delle Armi e della Tradizione Armiera, Via XX Settembre, 31

VENERDÌ 8 LUGLIO 2022, ORE 20.30

INGRESSO LIBERO

Partecipazione di E20 d’Arte – Mazzi antichi del Il Meneghello (Milano) di Christina Dorsini

Apertura Mostra:

Martedì-Mercoledì 14.30-18.30

Giovedì-Venerdì 9.00-12.00 e 14.30-18.30

Sabato 9.00-12.00


Annamaria Giugni e Paolo Cantù realizzano quest’opera togliendo la bocca e la facoltà di parlare a quasi tutti i personaggi del loro mazzo. Fanno eccezione i due profili della Ruota, la Luna e il Diavolo, che addirittura ne ha due. Da questi particolari simbolici, mai casuali, sembra davvero che gli Autori vogliano mettere in guardia sul fraintendimento insito nell’uso del linguaggio verbale, soprattutto quando si esca dall’ordinaria quotidianità, rivolgendo il pensiero all’infinito, che non può essere contenuto, né descritto, né spiegato, ma tuttavia può essere percepito, inteso e paradossalmente compreso. Così facendo, questo mazzo si colloca nella più autentica tradizione ermetica dei più antichi Tarocchi e di ciò che io chiamo la più genuina “Tarosofia”.
G.P.

Tarocchi della Spirale Mistica – Tarot of the Mystic Spiral (Review by Tarot Zamm)

Ringrazio Tarot Zamm per questa recensione audiovisiva dei miei Tarocchi della Spirale Mistica su Youtube. Thanks to Tarot Zamm for the review on Youtube of my deck Tarot of the Mystic Spiral.

I Tarocchi della Spirale Mistica sono 78 carte ideate e sceneggiate da Giovanni Pelosini, illustrate da Giuseppe Palumbo, prodotte da Lo Scarabeo nel 2011 e distribuite in tutto il mondo con allegato un libretto di istruzioni di 64 pagine in quattro lingue.

⇒ Acquista il mazzo di carte con il booklet

Tarosofia: as Leis do Universo (legendado em portugues)

Uma análise das conexões entre psique e matéria. Os símbolos e o Tarot têm a função de tornar acessível a chamada matriz multidimensional: um entrelaçamento que contém informações sobre o “destino”, o carma e as vidas individuais.

Os alquimistas tinham este lema: “Tudo é Um”, “En to Pan” em grego antigo.

Portanto, se Tudo é Um, devemos conceber este Cosmos como um conjunto ordenado de substâncias, materiais, situações físicas e psíquicas, materiais e imateriais. E tudo isso está obviamente conectado e interconectado.

Certamente, o Tarot desempenha um papel. Qual é o seu papel?

É para esclarecer a conexão, que já havia sido estudada por Jung e Pauli, entre Psique e Matéria.

Estamos acostumados, devido à educação e à nossa cultura, a considerar o mundo da psique e o mundo da realidade material como duas entidades distintas e distantes. Não estão.

Existe uma profunda interconexão entre a psique e o que então acontece na realidade.

O Tarot, e símbolos em geral, são um meio de interconectar esses dois mundos.

Giovanni Pelosini

Tarosofia: Las Leyes del Universo (subtitulado en español)

Un análisis de las conexiones entre psique y materia. Los símbolos y el Tarot tienen la función de hacer accesible la llamada matriz multidimensional: un entrelazamiento que contiene información sobre el “destino”, el karma y las vidas individuales.

Los alquimistas tenían este lema: “Todo es uno”, “En to Pan” en griego antiguo.

Por tanto, si Todo es Uno, debemos concebir este Cosmos como un conjunto ordenado de sustancias, materiales, situaciones físicas y psíquicas, materiales e inmateriales. Y todo esto obviamente está conectado e interconectado.

Ciertamente, el Tarot juega un papel. Cual es su papel?

Es para aclarar la conexión, que ya había sido estudiada por Jung y Pauli, entre Psique y Materia.

Estamos acostumbrados, debido a la educación y nuestra cultura, a considerar el mundo de la psique y el mundo de la realidad material como dos entidades distintas y distantes. No es tan.

Existe una profunda interconexión entre la psique y lo que luego sucede en la realidad.

El Tarot, y los símbolos en general, son un medio para interconectar estos dos mundos.

Giovanni Pelosini

Tarosofia: le Leggi dell’Universo

Congresso Internazionale Tarot Italia 2020

Un’analisi delle connessioni fra psiche e materia. Simboli e Tarocchi hanno il ruolo di rendere accessibile la cosiddetta matrice pluridimensionale: un intreccio che contiene le informazioni sul “destino”, Karma, e vite individuali.


Gli alchimisti avevano questo motto: “Tutto è Uno”, “En to Pan” in greco antico.

Quindi, se Tutto è Uno, noi dobbiamo concepire questo Cosmo come un insieme ordinato di sostanze, materie, situazioni fisiche e psichiche, materiali e immateriali. E tutto questo ovviamente è connesso e interconnesso.

Certamente i Tarocchi hanno un ruolo. Qual è il loro ruolo?

È quello di rendere chiara la connessione, che era già stata studiata da Jung e da Pauli, fra la Psiche e la Materia.

Siamo abituati, a causa dell’educazione e della nostra cultura, a considerare il mondo della psiche e il mondo della realtà materiale come due entità distinte e distanti. Non è così.

C’è un’interconnessione profonda fra la psiche e ciò che accade poi nella realtà.

I Tarocchi, e i simboli in generale, sono un mezzo per interconnettere questi due mondi.

Giovanni Pelosini

L’Arcangelo Michele nei Tarocchi

Nei miei Tarocchi Aurei la Giustizia è impersonata dalla figura dell’Arcangelo Michele, che nell’iconografia cristiana ricorre con attributi che sono associabili a quelli dell’VIII Arcano: è infatti spesso rappresentato in
armatura, con una bilancia e una spada, talvolta fiammeggiante.
Inoltre non è certamente un caso che la festa di San Michele venga celebrata proprio il 29 settembre, con il Sole ai primi gradi nel segno della Bilancia.
Ci sono buoni motivi per pensare che una simile divinità, personificazione della Giustizia, sia esistita nell’antica Europa pagana e sia stata poi associata a Michele in seguito alla cristianizzazione delle popolazioni celtiche: una divinità che, anche nel lontano passato, accompagnava il giudizio all’equilibrio, la severità alla legge, la ragione alla rettitudine morale; una figura certamente solare ma, per certi aspetti, simile anche al greco Hermes e all’egizio Anubis, giudice e psicopompo, accompagnatore severo delle anime. La bilancia di Michele non può non ricordare quella che il dio dalla testa di sciacallo Anubis usava per pesare le anime dei trapassati e giudicarne così le azioni compiute in vita.
L’Arcangelo è colui che giudica le anime, le assolve e le condanna, usando però il discernimento e la giusta misericordia di chi ha anche il compito di guidarle.
È quindi un costante monito per i mortali, oltre che un araldo e un guerriero senza macchia, combattente per la Giustizia.
Secondo l’abate Giovanni Tritemio e l’antroposofo Rudolf Steiner, Michele è anche l’angelo che rappresenta lo spirito dei nostri tempi, quello preposto a dirigere l’evoluzione dell’umanità dal 1879 fino al XXIII secolo di questa Era.

Giovanni Pelosini

(Nelle immagini: La Giustizia illustrata da Roberto Granchi (Tarocchi Aurei) e da Giuseppe Palumbo (Tarocchi della Spirale Mistica).

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