Le Rune Trasparenti di Tatyana Borodina

Le Rune TrasparentiNel 2013 a Mosca gli amici e grandi esperti di Tarocchi Tatyana Borodina e Alexey Lobanov mi avevano mostrato in anteprima le bozze dell’originale lavoro sulle Rune trasparenti.

Ho ricevuto oggi in dono il prezioso cofanetto con le 24 carte runiche, il panno bianco su cui stenderle per le letture e il libretto di istruzioni in russo e in inglese, edito da Larez Taro.

Le antiche lettere nordeuropee, già ricche di significati simbolici, approfondiscono e ampliano la gamma delle loro voci con la trasparenza, che permette la visione speculare come quella capovolta di ogni carta, ma anche la sovrapposizione di più carte, a formare linee e nuovi intriganti disegni, utili anche a chi studia e colleziona Tarocchi e carte divinatorie.

Con quest’opera Tatyana Borodina, dirigente del Club dei Tarocchi Russo, dimostra che l’interpretazione dei simboli è una ricerca infinita, e che non c’è limite all’approfondimento e alla creatività.

Giovanni Pelosini

Trasparent Runes

Pinocchio: Tutti i Simboli della Fiaba di Collodi

PINOCCHIO

IN ARTE MAGO

Morena Poltronieri Ernesto Fazioli  Giovanni Pelosini

Hermatena Edizioni, 2013

160 pagine

18,00 €

Sapevate che il Gatto e la Volpe, coinvolti nella mistica impiccagione del burattino, trovano delle straordinarie analogie in una pagina miniata del Vangelo di Matteo del Libro di Kells, risalente al IX secolo?

E sapevate che, dieci anni prima di Collodi, Narciso Feliciano Pelosini aveva scritto un romanzo in cui c’era un pezzo di legno che prendeva magicamente vita nella bottega di un maestro falegname toscano?

E infine sapevate che le Avventure di Pinocchio, come i miti antichi, possono essere interpretate in mille diversi modi?

C’era una volta… la storia di Pinocchio con tutti i suoi simboli e le sue allegorie: Pinocchio e la magia; Pinocchio e la psicologia; Pinocchio e i Tarocchi; Pinocchio e l’alchimia; Pinocchio e l’Astrologia; Pinocchio e la Cabala; Pinocchio e la numerologia; Pinocchio e le rune… e tanti altri modi di leggere la simbolica fiaba di Collodi.

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I Tarocchi di Haindl

Questi meravigliosi Arcani sono molto evocativi e invitano alla contemplazione di simboli talvolta sfumati e rivelati negli sfondi, sempre realizzati secondo le coincidenze significative della distribuzione apparentemente casuale dei colori.
Gli Arcani Maggiori sono bellissime tavole riportanti anche le lettere ebraiche corrispondenti, le rune, i simboli astrologici in analogia e alcuni emblemi iconografici.

Hermann Haindl ha pitturato le 78 tavole dopo aver realizzato gli sfondi, e solo successivamente ha scelto la corrispondenza con i Tarocchi: il risultato è straordinariamente interessante per i simboli che i colori hanno inteso trasmettere all’autore e agli osservatori attenti del mazzo.

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Simboli di trasformazione alchemica del XII Arcano

I Tarocchi, intesi come macchina filosofica, sono uno strumento complesso di origine sconosciuta che si sviluppò in Europa parallelamente all’alchimia, non solo negli aspetti iconografici e simbolici, ma anche nella sottile funzione speculativa di trasformazione interiore assimilabile alla Grande Opera.
La tradizione alchemica cominciò a diffondersi in Europa probabilmente fra il 1100 ed il 1200 grazie alle prime traduzioni dei trattati magici, astrologici e spagirici dall’arabo, che, a loro volta, tramandavano la tradizione degli antichi testi greci ed egizi.
Nello stesso tempo la simbologia esoterica iniziava a svilupparsi nell’architettura sacra e nell’iconografia delle cattedrali gotiche, così come nei sodalizi iniziatici. Continua a leggere »

Odino, l’Appeso

L’Appeso è  l’eroe-vittima che accetta il sacrificio catartico di sé: alla ricerca della vita eterna non teme di affrontare la morte. In virtù della sua offerta, ovvero del suo sacrificio, la sua coscienza diviene completa: alla coscienza “solare” si aggiunge quella “lunare“. La ricerca interiore completa così quella esteriore, anche se solo a duro prezzo.

Il dio nordico Odino, pur di avere la scienza di tutte le cose, sacrificò un occhio e poté quindi bere alla magica fonte “Mìmir“, fra le radici del frassino “Yggdrasil“; in effetti, mentre un occhio restò ad osservare il mondo dei fenomeni esterni, l’altro si rivolse all’interno ad esplorare gli infiniti universi interiori alla ricerca delle profonde radici. Continua a leggere »